Carlo Festa, giornalista de 'Il Sole 24 Ore', ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport 24' della situazione finanziaria del Milan alla luce delle indiscrezioni sul voluntary agreement: Queste le dichiarazioni di Festa:
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Festa: “UEFA negativa verso il Milan. E gli investitori non si fidano di Yonghong Li”
Sulle “richieste impossibili” della UEFA sottolineate da Marco Fassone: “Per due motivi fondamentali: l'UEFA ha chiesto che venisse rifinanziato subito il debito del Milan con Elliott e che ci fossero delle garanzie sulle perdite di 150 milioni di euro stimate per il prossimo anno. Sin dall'inizio, c'è da dire, l'UEFA era orientata negativamente verso il Milan: la decisione era nell'aria”.
Sulle banche che non concedono il finanziamento al Milan: “C'è un motivo principale. Le banche italiane, vicino a Fininvest, non hanno voluto concedere prestiti al nuovo azionista. Le banche internazionali non si sono fidate della nuova proprietà. Ecco perché il Milan si è dovuto rivolgere a fondi hedge. L'investimento sul Milan è più rischioso, per un investitore istituzionale, rispetto a quello sull'Inter, perché ci sono garanzie diverse”.
Ancora sulle banche e sulla figura di Yonghong Li: “Quando concedono dei prestiti, controllano le proprietà di una persona. Su Yonghong Li è difficile scoprire quali siano, perché sono o intestate a prestanome o alla moglie. L'inchiesta del NY Times, interessante, non ha scoperto nulla di nuovo: le miniere di Yonghong Li sono intestate a prestanome. E' difficile che qualcuno presti soldi a Yonghong Li, non vedono le garanzie. Trattativa con Highbridge non è facile, anzi sarà abbastanza complessa, perché dovrebbe concedere un prestito alla Rossoneri Sport Lux ed al Milan: darlo al Milan non è un problema, ma darlo alla 'cassaforte' Rossoneri Sport Lux è più difficile, perché l'azionista Yonghong Li ha proprietà che non sono certe. A fine anno se ne saprà qualcosa in più”.
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