Umberto Lago, 52 anni, economista e Professore all'Università di Bologna, è stato tra i padri fondatori del Fair Play Finanziario UEFA, organismo con il quale ha chiuso, 4 anni fa, da vice Presidente. Questa mattina, sulle colonne del quotidiano 'Repubblica', è comparsa una lunga intervista a Lago, nel corso della quale ha fatto anche il punto, in materia proprio di FFP, sulla situazione del Milan di Yonghong Li. Ecco le sue dichiarazioni a tal proposito:
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FFP, l’economista Lago: “Milan, nessuna bocciatura dalla UEFA per il voluntary agreement”
Sul voluntary agreement chiesto dal Milan: “Nessuna bocciatura. Per il ritardo nel closing con la nuova proprietà i tempi di analisi della UEFA erano stretti. Il dossier verrà ripresentato dopo la pausa estiva e il mercato, in un periodo più adeguato per l'istruttoria. Il Milan dovrà dimostrare la continuità del business plan per 4 stagioni. La prima è libera e la campagna acquisti senza restrizioni”.
Sulle spese 'azzardate' vista l'esposizione finanziaria del club: “Per evitare sanzioni finanziarie o sportive, il Milan deve portare il bilancio in equilibrio in 4 anni, incrementando i ricavi. Nel piano potrebbero essere inseriti obiettivi: se incrementi gli stipendi più di un tot, scatta la sanzione. Ma le spese per la Champions League rientrano nell'ottica di chi investe”.
Sulle indagini sulla nuova proprietà del Milan: “La UEFA ha facoltà di richiedere chi sia l'ultimate owner, ovvero il beneficiario finale. Credo che sia già stato chiarito dalla F.I.G.C.”.
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