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L'inizio di stagione è stato decisamente problematico. Dopo la grande accoglienza e la fascia di capitano assegnatagli, Leonardo Bonucci non aveva dimostrato le qualità che ci si aspettava, né in campo né fuori. Anzi, gli errori in difesa erano quasi all'ordine del giorno, complice un assetto di squadra decisamente poco stabile. Prima difesa a quattro, poi a tre, ma risultati sempre non eccezionali. La promessa di spostare gli equilibri gli si era rivoltata contro, diventando sfottò da parte di tifosi avversari. Fuori dal terreno di gioco, invece, sembra ci siano state diverse tensioni. Prima la fascia "tolta" a Riccardo Montolivo, poi stesso discorso per il numero 19, che era stato già scelto da Franck Kessie.
Insomma, il gruppo forse lo sentiva come un peso, come un corpo estraneo messo lì e superiore a tutti gli altri. C'è voluto un po' di tempo, ma adesso le cose sembrano essere decisamente cambiate. L'arrivo di Gennaro Gattuso in panchina potrebbe aver aiutato molto. Il calabrese ha un ottimo feeling con Bonucci e soprattutto ha subito tentato di cementare il gruppo. In campo le prestazioni di Bonucci sono tornate a essere di altissimo livello. Anche ieri in Coppa Italia il capitano rossonero è stato impeccabile.
Ciò che fa la differenza rispetto a prima, però, è l'atteggiamento con i compagni. Leo sembra finalmente far parte del gruppo e tutti lo riconoscono come leader. Basta pensare all'abbraccio con Montolivo, uno di quelli che si diceva meno lo sopportassero visto ciò che era successo, dopo il grande salvataggio del centrocampista contro il Bologna. Ma l'esempio perfetto è soprattutto quello di ieri, quando con Gianluigi Donnarumma in lacrime per la contestazione della Curva Sud, Bonucci è andato a rincuorarlo e a tranquillizzarlo, dandogli forza e coraggio. Questa, dopo tutto, è la differenza tra un capitano e un leader. Il Milan ha trovato il proprio.
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