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Focus Milan: il punto della situazione al giro di boa

Salvatore Cantone

Siamo agli sgoccioli del girone d'andata e il campionato del Milan fino a questo momento è deficitario: scopriamo insieme cosa non è andato

INTRO

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Siamo praticamente agli sgoccioli del girone d'andata e come ogni anno si possono fare i primi bilanci. E' evidente che l'obiettivo stagionale del Milan, cioè la qualificazione alla prossima Champions League, sembra ormai essere irrealizzabile, e questo vuol dire che tante cose non sono andate nel verso giusto. Cerchiamo di analizzarle insieme.

DIFESA

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La difesa rossonera è andata troppo in difficoltà in questa stagione. Alla fine del mercato estivo tutti concordavano nel ritenere il reparto rossonero uno dei più completi del campionato, ma le cose non sono andate come sperate. Leonardo Bonucci e Alessio Romagnoli hanno faticato, commentando tanti errori, mentre Mateo Musacchio, dopo un buon inizio, non sta dimostrando a pieno il suo valore. Sugli esterni pesa l'assenza di Andrea Conti, che nel 3-5-2 di Montella sarebbe stato fondamentale, mentre Ricardo Rodriguez,Ignazio Abate e Davide Calabria stanno alternando alti e bassi. E' mancata dunque una solidità difensiva necessaria per ottenere dei buoni risultati, soprattutto nel campionato italiano: ma questo problema non riguarda solo la fase difensiva, ma tutta la squadra, che in tante partite è sembrata estremamente fragile.

CENTROCAMPO

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Il centrocampo è un altro dei punti dolenti della stagione rossonera. Gli acquisti di Franck Kessié e di Lucas Biglia avrebbe dovuto dare qualità e quantità al reparto, ma anche in questo caso le cose non sono andate nel verso sperato. L'ivoriano nelle prime presenze è stato devastante, conquistando tutto il mondo Milan, ma il motore man mano si è andato spegnendosi, a causa di un utilizzo troppo intenso, e questo mette in evidenza un grosso problema: manca un suo vice. Biglia, invece, non è mai riuscito a essere quello della Lazio, a causa anche di alcuni problemi fisici. Per questo motivo Riccardo Montolivo è tornato in primo piano con Gattuso, mentre è sempre meno utilizzato Manuel Locatelli, che sembra vivere un periodo di appannamento dopo i fasi della passata annata. I problemi emersi nel reparto? Poco filtro e poca qualità nell'impostare il gioco.

ATTACCO

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Molti detrattori potrebbero dire "Ve l'avevo detto". A fine mercato, infatti, in tanti dicevano: "Ottimi acquisti, ma manca il top player in avanti". In effetti i problemi del Milan in avanti sono stati evidenti. Nikola Kalinic e André Silva stanno facendo molta fatica, anche se per motivi diversi: il primo, nonostante la fiducia prima di Montella e poi di Gattuso, ha sbagliato alcuni gol clamorosi e ha ricevuto i primi fischi da parte dei tifosi, soprattutto nella gara contro il Torino. Il secondo, invece, ha fatto ottime cose in Europa League mentre in Serie A è stato utilizzato col contagocce, tanto da non aver ancora segnato nel campionato italiano. Al di là comunque dei singoli, la manovra offensiva dei rossoneri si rivelata troppo spesso involuta, e questo è stato uno dei problemi principali per Vincenzo Montella, esonerato dopo il pareggio a reti bianche con il Toro. Suso si è ancora una volta dimostrato il leader tecnico di questo Milan, mentre Bonaventura, dopo un inizio difficile, sta pian pian acquisendo la migliore condizione. Nota finale per Patrick Cutrone, che, nonostante la sua giovane età, è sicuramente quello che ha regalato più soddisfazioni ai tifosi, grazie alla sua grinta e alla sua forza di volontà.

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