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Francia, che tensione al Psg: rissa tra Cavani e Neymar

Salvatore Cantone

C'è tensione in casa del Psg, visto il litigio tra gli attaccanti Neymar e Cavani: il brasiliano e l'uruguaiano sarebbero venuti quasi alle mani

Rapporti sempre più tesi fra Neymar e Cavani. I due assi del Psg domenica sera, dopo aver discusso animatamente in campo, hanno continuato la lite anche negli spogliatoi, al termine della partita contro il Lione.

Secondo L'Equipe, che dedica al caso l'intera prima pagina di oggi, i due sarebbero quasi venuti alle mani, e sono dovuti intervenire i compagni per separarli fisicamente. Al centro dei dissapori, sempre secondo l'Equipe, ci sarebbero anche motivi economici: Cavani avrebbe un contratto che prevede un bonus di circa un milione di euro se dovesse aggiudicarsi la classifica dei marcatori della Ligue 1 a fine stagione.

Oggetto della disputa fra i due campioni, chi dovesse tirare il rigore concesso al Psg al 79mo minuto. I due avevano già discusso pochi minuti prima per una punizione concessa ai padroni di casa, e battuta da Dani Alves e Neymar. Al momento del rigore Cavani va dritto sul dischetto per tirare. Ma poi sbaglia. Neymar lo critica ad alta voce, e all'uruguaiano non va giù. Negli spogliatoi la discussione si accende e solo l'intervento di Thiago Silva e Marquinos impedisce la rissa. Cavani e Neymar avevano già avuto una discussione il 25 agosto in occasione di una partita contro il St. Etienne su chi dovesse battere un rigore.

E' sempre e solo una questione di denaro. Milione più, milione meno, ma sempre di soldi si tratta. E per soldi litigano anche i miliardari-calciatori. Com'è avvenuto durante la sfida di domenica sera, valida per la Ligue 1, fra PSG e Lione, quando Edinson Cavani ha deciso di calciare a tutti i costi un penalty (sbagliandolo), precludendo questa possibilità al compagno Neymar che, sul campo ha abbozzato, negli spogliatoi ha chiesto con forza spiegazioni all'uruguagio. I due sono venuti alle mani e un altro brasiliano, Thiago Silva, sarebbe stato costretto a intervenire per evitare il peggio. L'Equipe ha spiegato il motivo del contendere, e qui si scopre che l'esecuzione del rigore c'entra poco o nulla, alla fine. Il motivo del contendere sarebbe invece riconducibile a motivazioni prettamente economiche. Perché si sarebbe scoperto che, nel contratto ultraprincipesco di Neymar (che percepisce già 500 mila euro a settimana), c'è una clausola che prevede il pagamento di un milione e mezzo al giocatore nel caso in cui risultasse il migliore del PSG alla fine della stagione agonistica. Ma non solo: altri bonus sarebbero legati al numero dei gol realizzati con la maglia della squadra parigina. Questa pioggia di milioni avrebbe - sempre secondo L'Equipe - infastidito, e non poco, Cavani, che da anni garantisce al PSG gol e rendimento (nella passata stagione fece centro 49 volte). Di certo, per una questione di soldi, nello spogliatoi della squadra di Unai Emery non si respira un'aria salubre. Anzi. Dovrà essere lo stesso allenatore di origine spagnola adesso a riportare serenità ed equilibrio, altrimenti il rischio che gli importanti investimenti del patron Nasser Al-Khelaifi possano essere vanificati è altissimo. E non sarebbe nemmeno la prima volta.

fonte: ANSA

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