Il Milan ha scoperto di avere in squadra un giocatore speciale. Uno che quando gioca dà sempre l'anima, che non ci sta a perdere e che soprattutto ha qualità da vendere. Stiamo parlando dell'ultimo uomo-derby: Patrick Cutrone. Il classe 1998 ha deciso la stracittadina con una rete al 104' di pregevole fattura. Ottimo l'inserimento alle spalle dei difensori, ottimo il tocco che ha superato Samir Handanovic. Perchè Cutrone non è solo grinta e corsa, è anche gol e qualità.
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Gattuso esalta Cutrone: è lui l’esempio da seguire
Tutto questo ovviamente fa sorridere Gennaro Gattuso, che trova così un ragazzo che può fare già la differenza nonostante la tenera età. Cutrone è il prototipo del giocatore che Ringhio vorrebbe per il suo Milan, anche perchè forse è quello che più si avvicina alle caratteristiche che proprio l'allenatore rossonero metteva sempre in campo. Cutrone non molla mai, ci crede sempre. Lotta su ogni pallone e rincorre chiunque. È un "tarantolato" dice sempre Rino. L'infortunio di Nikola Kalinic, seppur non grave, gli dà una grande occasione anche in campionato.
Sarà infatti Cutrone a partire titolare contro la Fiorentina domani. Rino si è calcisticamente innamorato di lui e vede poco André Silva. Anche se Gattuso sottolinea come spesso Cutrone non giochi proprio per la sua capacità di spaccare la partita a gara in corso. Non ditelo a Patrick però, lui vorrebbe giocare sempre. Ricorda molto Filippo Inzaghi, un altro che aveva il gol nel sangue e una voglia matta di gonfiare la rete. Anche lui, però, spesso è stato costretto in panchina non perchè inferiore a chi scendeva in campo dall'inizio, ma perchè capace di decidere una partita anche in venti minuti.
Chissà che dopo tanti anni di tentativi vani, il Milan non abbia trovato il suo numero 9, anche se con il 63. Ma vista la "maledizione del numero 9" non fategli cambiare maglia. Tanto 6+3 fa comunque 9.
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