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Gattuso indica la via: in attacco c’è aria di cambiamento

Edoardo Lavezzari

Gennaro Gattuso ha il compito di risollevare il Milan e di far tornare gli attaccanti rossoneri al gol che manca da tempo, ecco cosa intende fare
00:29 min

In campo era un giocatore di fatica e i suoi gol con la maglia del Milan sono stati appena nove, ma Gennaro Gattuso sa molto bene che per vincere le partite bisogna segnare e sa altrettanto bene che questo è uno degli aspetti su cui dovrà lavorare di più. Gli attaccanti del Milan, fin qui, hanno trovato il gol solamente 5 volte (3 le reti di Kalinic, 2 quelle di Cutrone) e se è vero che nel conteggio andrebbero aggiunte anche i 5 gol realizzati da Suso non si può ignorare il fatto che i rossoneri, fin qui, abbiano segnato solamente 19 reti in 14 giornate di campionato: pochi, pochissimi gol.

Qualcosa, insomma, dovrà cambiare, forse a partire proprio da Suso: "Sento dire che può giocare solo largo a destra - ha detto oggi il tecnico in conferenza stampa - vediamo se è davvero così o se può sviluppare qualcosa di nuovo. Insigne ha giocato mezza punta per tanti anni, ma ha modificato il suo modo di giocare" si può allora ipotizzare un nuovo ruolo per lo spagnolo? La Primavera quest'anno ha giocato con il 3-4-3, modulo che permettere alla prima squadra di avere una certa continuità con quanto fatto nelle ultime settimane e che permetterebbe all'ex Liverpool di continuare a partire largo per poi accentrarsi. Così c'è posto solo per un'attaccante di ruolo e il nuovo allenatore rossonero sembra stuzzicato dall'idea di puntare sui giovani a disposizione del resto Cutrone: "Parte sul livello di André Silva e Kalinic. Gioca con il veleno addosso, ha grande passione. Spero di vederla in tutti gli altri" mentre Andrè Silva: "Ha grandissime qualità per l'età che ha. Ha grandissimo mercato, anche se in campionato non ha fatto benissimo, a differenza dell'Europa. Se lo proponi sul mercato, lo prendono domani mattina". Tutto questo, senza dimenticare Kalinic, giocatore da recuperare a ogni costo, quindi l'idea che il Milan possa giocare con due punte di ruolo non sembra così campata in aria.

Chissà, allora, che non possa essere proprio Suso il sacrificato, non tanto con una retrocessione in panchina, piuttosto con un cambio di ruolo, magari dietro le punte in una zona di campo che conosce bene e dove ha giocato spesso, soprattutto a inizio carriera anche perchè davanti, c'è solo una certezza: "Sicura è la difesa a tre, come il centrocampo a quattro. A Vincenzo piaceva il palleggio. Anche a me piace, ma negli ultimi metri dobbiamo verticalizzare".

Una cosa è certa, però, il Milan dovrà correre di più e il lavoro, in questa direzione è già iniziato: "Il primo giorno di ripresa è un lavoro aerobico. Domani faremo un lavoro ad alta intensità, muscolare. Dagli altri giorni prepareremo la partita sul nostro avversario" ha spiegato oggi Gattuso. Da giovedì, insomma, le prime risposte a livello tattico, per ora, invece, a Milanello si fatica.

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