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Gattuso non ha pazienza: bisogna vincere

Gennaro Gattuso, allenatore del Milan
Mister Gattuso non fa giri di parole: il Milan non ha né tempo né pazienza. L'obiettivo è vincere a ogni costo, per tornare a onorare la maglia.

Redazione

Una settimana nata nel peggiore dei modi, partita con un lunedì nero per Gennaro Gattuso a causa dei postumi di Benevento e che si è arricchita, si fa per dire, di ancor più negatività e malumori con la sconfitta, seppur indolore, di Europa League contro il Rijeka.

A questo punto il Milan si appresta a concluderla avendo di fronte a sé la sfida contro il Bologna dell'ex Roberto Donadoni, ben conscio di dover ritrovare una vittoria che manca ormai da fin troppo tempo in quel di Milanello (l'ultimo successo in campionato è stato lo 0-2 di Reggio Emilia contro il Sassuolo di più di un mese fa, per trovarne uno in casa si deve tornare invece al 2-0 contro la Spal del 20 settembre).

E se domani sera sarà la prima di Gattuso da allenatore del Milan a San Siro, oggi il tecnico calabrese si è prestato ai microfoni dei giornalisti nella consueta conferenza stampa di introduzione alla partita. Nel clima concitato della sala stampa, le parole di Rino sono risuonate, come è sempre stato per lui, come lampi sinceri e diretti. Il concetto chiave uscito dalla conferenza stampa è stato semplicemente uno: quello di trovare una vittoria indipendentemente da tutto: “La cosa più importante, anche con un po’ di fortuna che dobbiamo trovare da noi stessi è vincere. Dobbiamo fare risultato a tutti i costi. Dobbiamo portare a casa qualche vittoria”.

Ed è un Gattuso che non si concede alibi né tempo ulteriore, consapevole che il suo Milan non è quello visto in Croazia e che ha bisogno di tempo per vedersi, anche se di tempo non ce n'è: “Non sono qualcuno arrivato dalla luna, che chiede chissà cosa, ma i dati sono chiari. Sicuramente dobbiamo lavorare, sicuramente in 10/15/20 giorni non possiamo cambiare tutto. Serve un mese, un mese e mezzo, serve tempo. Non può essere un alibi, ma di riffa o di raffa dobbiamo vincere, col coltello tra i denti”.

Giocatori avvisati dunque e che scenderanno in campo, si spera, non spaesati e senza vitalità come contro il Rijeka , o impauriti come contro il Benevento, ma con quella forza in più che ha sempre caratterizzato la vita calcistica di Gattuso per ottenere una vittoria che potrebbe dare la giusta tranquillità per riprendere un percorso interrotto da troppi accadimenti negativi.

Valerio Paini

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