Gattuso soddisfatto a metà, guai a sottovalutare le parole di Rino

Non è facile giocare a Firenze, storicamente campo ostico per il Milan. Ancora meno semplice era farlo oggi, dopo che appena 60 ore fa i rossoneri avevano giocato un derby delicato, a eliminazione diretta, in Coppa Italia, per 120 minuti, agguantato proprio alla fine del primo tempo supplementare. E se il Milan già aveva difficoltà atletiche, ovviamente oggi si sono ampliate. In campo è scesa una squadra totalmente scarica, che ha dovuto lottare duro per portare a casa un pareggio che fa sorridere i tifosi.

Sorride anche Gennaro Gattuso, ma lo fa a metà. Rino sa bene quali sono le difficoltà dei suoi ragazzi, sa bene quale sia la condizione atletica e proprio per questo può ritenersi soddisfatto per una prova di carattere, attenta, da vera squadra. Il Milan ha giocato in modo compatto e ha portato a casa un punto importante per classifica e morale. Per la classifica perchè non permette alla Fiorentina di allontanarsi e mantiene l'Europa relativamente vicina, per il morale perchè si è avuta continuità di risultato e prestazione dopo la vittoria contro l'Inter.

Soddisfatto, dunque, Gattuso, ma come detto non del tutto. Se le difficoltà del Milan lo fanno sorridere per il risultato strappato con i denti, di certo non possono tenerlo tranquillo in generale. Anzi, conoscendo Rino, è probabile che gli tolgano anche qualche ora di sonno. Il Milan non è ancora assolutamente guarito. I rossoneri sono una squadra che ha ancora delle evidenti difficoltà.

Difficoltà di gioco, perchè se passi avanti ci sono stati, il traguardo è ancora lontano. Sprazzi di manovra fluida, ma spesso ancora il Milan fa fatica a manovrare e a imporre il proprio gioco. Difficoltà mentali, perchè lo aveva detto poche settimane fa Gattuso che non sarebbero bastati due risultati positivi a rendere tranquilla questa squadra. Si è visto contro l'Hellas Verona: dopo due vittorie è arrivata una brutta sconfitta. Serve continuità, serve continuare a lavorare. Gattuso lo sa bene. Ecco perchè sorride per la buona prova dei suoi, ma predica calma e chiede ancora sacrificio ai suoi.

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