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Gattuso: “Torno in un club che vuole tornare grande. Morata…”

Gennaro Gattuso, foto Getty Images
Ha parlato Gattuso, scelto dal Milan come tecnico della Primavera. Non solo sul proprio ruolo, ma anche sul futuro del club rossonero. Ecco le sue parole.

Stefano Bressi

Il Milan e Gennaro Gattuso. Un amore mai finito. La storia li ha separati per un po', ma alla fine Rino è tornato a casa. La nuova società ha scelto lui per allenare la Primavera il prossimo anno e l'ex numero 8 sembra essere sempre più convinto della scelta fatta. Intervistato da Premium Sport, Gattuso ha rilasciato diverse dichiarazioni in merito, parlando anche del futuro del club rossonero in generale. Ecco le sue parole.

Sulla scelta: "Sono soddisfattissimo, quando mi è stato proposto all'inizio ci ho pensato, ho parlato con Fassone e Mirabelli. Non è un passo indietro, secondo me è la scelta giusta. Torno in una società gloriosa che vuole tornare a essere grande. Spero di trasmettere senso di appartenenza e di migliorare".

Cosa ha influito: "La famiglia è importante, ma la scelta è stata fatta perché sono tornato in un club che vuole tornare a essere grande, mi è piaciuta la proposta di tornare ad allenare la Primavera, mi ha gasato".

Sui giovani: "In questi anni a Pisa abbiamo fatto crescere tanti giovani, pensavo di non essere fatto per allenarli, ma con queste esperienze mi sono convinto che si possono far migliorare i giovani. Bisogna stare attenti alle parole, ma mi sono dovuto ricredere su quello che pensavo".

Sul mercato: "Sicuramente la squadra verrà rinforzata, arriveranno nuovi acquisti. Verrà fatto anche qualcosa sui giovani. Spetta al dottore, a Montella. Io penso al mio orticello, poi il resto vedremo. Il Milan deve tornare grande e fare qualcosa di importante".

Sul settore giovanile: "Il responsabile è Filippo Galli, io faccio l'allenatore della Primavera. Sarò a stretto contatto con la prima squadra perché si gioca con lo stesso modulo e bisogna avere la stessa identità. Ascolterò i consigli di Montella, che è molto preparato".

Sulle esperienze: "Vengo da stagioni un po' complicate, sia all'Ofi Creta che al Pisa. Non erano il massimo a livello societario. Sono molto più sicuro ora, ho molta più conoscenza, ne esco più maturo. Con una mentalità diversa".

Sul ritorno al Milan: "Non vedo l'ora di partire, ho tantissima voglia, bisogna pensare al presente e basta".

Sulla Champions della Juve: "Spero la vinca, per il nostro sistema è importante".

Su Allegri: "Ha una grande dote: non si piange mai addosso. Quando deve cercare qualcosa di nuovo non sta a pensarci, ha coraggio e lo sta dimostrando".

Su Donnarumma: "Gigio sa che può diventare una bandiera del Milan, in questo momento è ricercato. Ha vent'anni di carriera davanti, penso che farà la scelta migliore. Il consiglio è di restare al Milan e scrivere la storia, me lo auguro".

Su Morata: "È un giocatore di grandissima classe, è un goleador, fa giocare bene la squadra e la butta dentro. È interessante, se riesci a fargli indossare la maglia del Milan è un'operazione importante, secondo me il Milan ne farà tante di operazioni importanti".

Sulla chiamata di Mirabelli: "Tre settimane fa ho ricevuto una chiamata da Mirabelli, me l'ha buttata là. Mi ha messo in difficoltà perché non me l'aspettavo. Ci siamo visti 2/3 volte, poi ieri è uscita la notizia che ho firmato per il Milan".

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