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'La Gazzetta dello Sport', questa mattina, ha pubblicato un approfondimento sul nuovo tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, , ricordando come il 39enne allenatore calabrese sia soltanto l'ultimo di una stirpe di milanisti D.O.C., rampollo di una famiglia di tecnici che, indossando la maglia del Milan da calciatore, hanno vinto tanto.
Il patriarca di questi tecnici è stato Herbert Kilpin, fondatore del club rossonero e vincitore del primo Scudetto. Poi c'è stata un'intera generazione di 'pronipoti', tra i quali figurano Cesare Maldini, Giovanni Trapattoni, Fabio Capello, Carlo Ancelotti, il brasiliano Leonardo, Clarence Seedorf, Filippo Inzaghi: tutti giocatori prima, ed allenatori poi, con il Milan nel DNA.
Singolare statistica: le ultime tre Champions League vinte dal Milan (1994, 2003 e 2007) sono state vinte da tecnici 'di casa', quali Capello (la prima) ed Ancelotti (le altre due), ma c'è anche da dire come, ad onor del vero, gli ultimi tre allenatori di casa Milan lanciati in Prima Squadra, dalla dirigenza (Leonardo), dal campo (Seedorf) o dalla Primavera (Inzaghi), abbiano deluso le enormi aspettative che la società aveva riposto su di loro.
Stessa sorte toccata a Cristian Brocchi, lanciato sul finire del 2015-2016 al posto dell'esonerato Siniša Mihajlović. Toccherà a Gattuso, ora, invertire nuovamente la tendenza e riportare il Diavolo in alto.
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