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Giù le mani dai talenti italiani: Donnarumma a rischio partenza

Daniele Triolo

Serie A non più competitiva, servono nuovi investitori: altrimenti la conferma in squadra di un milanista come Gianluigi Donnarumma si fa difficile

Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola ha ricordato come, nel corso dell'ultimo calciomercato invernale, la Premier League inglese abbia speso, in totale, 271 milioni di euro, la Chinese Super League 219, la Ligue 1 ben 153, la Bundesliga circa 100 milioni, mentre la nostra appena 94. Ma non basta: perché la Premier League, sommando anche lo scorso mercato estivo, ha speso 1,650 miliardi di euro, nuovo record mondiale, chiuso l'ultima sessione in attivo di 47 milioni e fatto registrare ben 129 milioni di spesa delle ultime sei della classe, impegnate nel tentativo di non retrocedere.

Insomma, mentre in Inghilterra possono permettersi di spendere, e bene, anche le squadre cosiddette 'piccole', nel campionato italiano si fanno i conti della serva, si utilizza il bilancino, e neppure , ha potuto trattenere, con il tempo, gente del calibro di Arturo Vidal o Paul Pogba, ceduti al miglior offerente straniero. L'allarme, secondo il 'CorSera', è preoccupante e giustificato: conti alla mano, i talenti del nostro campionato, specialmente quelli italiani, . Incluso, ad esempio, il quasi 18enne portiere del Milan, Gianluigi Donnarumma, milanista di professione e per fede sportiva.

Il suo procuratore, Mino Raiola, ha fatto ieri un parziale dietrofront dopo le dichiarazioni shock di due giorni fa (“”), spiegando come non intenda più parlare di Donnarumma poiché “”. Il Milan dovrà augurarsi, secondo il 'Corriere della Sera', che la nuova proprietà cinese sia economicamente potente, almeno quanto 'Suning', proprietaria dell'Inter, altrimenti la difesa dei talenti rischia di farsi ardua: per Donnarumma, il primo scoglio da superare sarà quello del prolungamento del contratto con adeguamento dell'ingaggio. Nel caso l'operazione salti, all'estero è pronta a scatenarsi un'asta.

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