Sabato sera, dopo la sconfitta interna contro la Juventus, il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, aveva sottolineato come i top player di livello internazionale avessero remore ad approdare in rossonero perché la compagine meneghina non disputa la Champions League. E, in seguito a queste affermazioni, su alcuni organi di stampa erano comparse notizie secondo cui David Han Li, direttore esecutivo del club di Via Aldo Rossi e braccio destro del proprietario e Presidente, Yonghong Li, della campagna acquisti estiva: in particolare, del mancato arrivo del centravanti del Borussia Dortmund, Pierre-Emerick Aubameyang.
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Han Li difende la dirigenza: “Mercato condiviso, giocatori di valore”
Nel pomeriggio di ieri, poi, è stato lo stesso Han Li, attraverso una nota ufficiale diramata sul sito web ufficiale del Milan, a : “I dubbi sul mercato rossonero e la mia presunta richiesta sul perché non sia stato acquistato Aubameyang, sono totalmente infondate. Aubameyang è un grande campione, ma come Proprietà del Milan abbiamo costantemente condiviso la campagna acquisti con i nostri dirigenti e non abbiamo dubbi sul valore assoluto dei giocatori che abbiamo scelto e che godono della nostra massima fiducia”, le parole di Han Li, il quale, dunque, secondo l'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport', con questa presa di posizione si è schierato in sostegno dell'operato dei dirigenti Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli.
Al contempo, però, una domanda sorge spontanea: è vero che un centravanti di caratura internazionale avrebbe sicuramente contribuito, in campo, ad avere qualche punto in più e fatto estremamente comodo sotto il punto di vista commerciale, ma è altrettanto vero che, con queste parole, Han Li ha rimesso la 'patata bollente' nelle mani del tecnico Vincenzo Montella, ora chiamato ad una pronta riscossa con il gruppo a sua disposizione, giudicato di valore e consono per perseguire gli obiettivi stagionali.
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