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Il Milan è una squadra giovane, ma che sa bene che alcuni elementi di esperienza servono e possono far bene. In campo, infatti, vicino ad Alessio Romagnoli c'è Gabriel Paletta; vicino a Manuel Locatelli c'è Juraj Kucka. Eppure il giocatore più esperto, l'unico ad aver segnato in un Mondiale, l'unico ad aver deciso una sfida di Champions League a eliminazione diretta è anche l'unico a non essere praticamente preso in considerazione da Vincenzo Montella.
Si tratta di Keisuke Honda. In Giappone ormai lo vivono come un caso di Stato, scrive La Gazzetta dello Sport. Non si spiegano come sia possibile che l'Aeroplanino preferisca chiunque a lui. Qui, invece, troppe domande non se ne fanno. Certo, però, è un po' strano. Il curriculum di Honda è di alto livello e fino all'anno scorso era un titolare inamovibile. Il Milan ha a disposizione 22 giocatori di movimento, eccetto gli infortunati lungodegenti Riccardo Montolivo e Giacomo Bonaventura, e 21 nelle ultime settimane hanno giocato. Lui no. Tutti gli vogliono bene, Montolivo ogni tanto gli ha chiesto di fare da traduttore, ma di certo non sarebbe lì per quello.
Il giapponese è arrivato a gennaio 2014 dal CSKA Mosca. Non si è mai affermato del tutto in rossonero, anche perché è sempre stato sballottato tra il ruolo di trequartista e quello di esterno destro. Il momento migliore è stato l'inizio della stagione 2014/15, quando ha realizzato sei gol uno dietro l'altro. Si è fatto notare soprattutto per alcune interviste in Giappone, spesso molto critiche nei confronti del Milan. Adesso, però, non si lamenta. Non gioca dal 12 dicembre, ma non ha detto una parola. Anzi, alla fine di Bologna-Milan ha festeggiato correndo ad abbracciare Andrea Poli.
I motivi della scomparsa sono abbastanza evidenti in realtà: non c'è un trequartista nello schema adottato da Montella e l'esterno destro titolare è Suso, intoccabile. Honda ha avuto una possibilità contro il Genoa, quando Montella ha provato a far rifiatare lo spagnolo: se l'è cavata malissimo e da allora è al massimo stato usato per pochi minuti. A giugno scadrà il suo contratto con il Milan e sarà pronto ad andare in MLS. Per il resto continuerà ad allenarsi con regolarità e a dedicarsi alle solite attività, come le scuole calcio e la sua squadra di seconda categoria austriaca.
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