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I 100 giorni del nuovo Milan, tra rivoluzione e freschezza

Giacomo Magnani

100 giorni di entusiasmo, caratterizzati da rivoluzione societaria, manageriale, tecnica, di metodi e comunicazione: spazio ai sogni per il nuovo Milan
00:51 min

Il nuovo Milan non si nasconde. Vuole far sognare i tifosi e, con loro, anche lui vuole credere che davvero si è di fronte a una rivoluzione. I primi 100 giornI del ciclo rossonero aperto da Yonghong Li non possono che essere positivi. Il merito è senz'altro di Marco Fassone, capace in questi mesi di guidare sapientemente un club che necessitava di una boccata d'aria fresca. Detto, fatto: la rivoluzione è societaria, manageriale, tecnica, di metodi e comunicazione.

Braccio destro dell'ex-amministratore delegato dell'Inter è un personaggio che ha spazzato via i dubbi a suon di acquisti intelligenti e mirati, fortemente voluti e ottenuti. Massimiliano Mirabelli, secondo addetti ai lavori che vivono quotidianamente il campo, è il grande affare del Milan, che ha trovato in lui un uomo esperto cresciuto osservando e individuando talenti. Ed è sconvolgente il fatto che dopo l'acquisto di Leonardo Bonucci un altro colpo è pronto in canna, Andrea Belotti: "I grandi giocatori ci piacciono tutti e lui è uno di questi. Costa 100 milioni? Non sempre le cose che piacciono si possono fare. Bisogna che domanda e offerta collimino". Anche se, durante questa finestra di mercato, l'abbiamo visto: spesso i rossoneri hanno ottenuto ciò che volevano.

Nota di merito va, infine, alla nuova direzione che la comunicazione in Casa Milan ha preso. Più collaborazione e trasparenza, per creare così un legame tra la società e chi quotidianamente vive il mondo rossonero. Una grande società si vede soprattutto dalla capacità di comunicare con i tifosi e con chi vive il Milan, e questa nuova dirigenza ha senz'altro dimostrato di avere le idee chiare. Auguri al nuovo Milan, e altri 100 di questi giorni.

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