L'esonero è sempre l'ultima carta che una società è disposta a giocare. Spesso chi subentra fa peggio di chi c'era, il cambiamento porta ad un periodo di transizione, e la squadra perde posizioni. Quest'anno in Serie A sono state rivoluzionate sette panchine, cinque delle squadre coinvolte nella lotta salvezza: Crotone, Sassuolo, Benevento, Genoa e Cagliari. Oltre a queste, Milan e Udinese hanno messo un uomo nuovo al timone. Gattuso a Milanello, Oddo a Udine. Entrambi appartengono al passato del Diavolo. Hanno giocato insieme al Mondiale del 2006 e in alcune stagioni rossonere. Eppure ora le loro strade hanno preso pieghe diverse. Ringhio ha una media di 1,33 punti/partita. In campionato ha vinto una sola sfida su 3, pareggiando contro il Benevento e perdendo 3-0 a Verona. Il ritiro punitivo in prossimità delle feste, -14 dal quarto posto e il caso Donnarumma sono le questioni che hanno reso l'ambiente ancora più caotico.
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I “gemelli” diversi del passato rossonero: Oddo vola, Gattuso annaspa
Tutt'altra aria si respira invece in Friuli. Massimo Oddo ha portato il sorriso. Una media da urlo, che fa quasi invidia ai top club: 2,25 punti/partita! Tre vittorie, tra cui l'ultima di grande valore contro l'Inter che prima di sabato era ancora imbattuta, e una sconfitta contro il Napoli. 8 gol segnati in quattro match, quasi tutti con i centrocampisti. Jankto e Barak stanno portando in alto l'Udinese, che ora si trova a tre lunghezze dal Milan. Gattuso e Oddo dunque sembrano destinati a incrociarsi nuovamente, nella zona torbida della classifica, ma potrebbe essere anche solo un istante. L'Udinese infatti, mentre il Milan annaspa, ha dispiegato le ali e non ha intenzione di smettere di volare.
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