Si allarga sempre di più il fossato tra Milan e Juventus. Scrive così, questa mattina, la Gazzetta dello Sport, che sottolinea la distanza tra i due club, alimentata ed ampliata, nella serata di ieri, da uno strepitoso Gonzalo Higuain. Il 2-0 firmato dall'argentino, al 100° e 101° gol in Serie A, non ammette repliche, per un Milan che si scopre, ancora una volta, incompiuto. I rossoneri non vengono dominati, reggono bene agli assalti juventino e creano qualche chance: Kalinic, però, colpisce una traversa e per due volte manca l'appuntamento con la sfera a due passi dalla porta di Buffon. Diversi giocatori, invece, sono ancora sotto i loro standard: da Biglia a Calhanoglu, passando per Kessié.
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Il Diavolo ha visto Higuain: Milan incompiuto, i singoli non rendono al top
La Juve, dal canto suo, ha vissuto un'altra giornata di incertezze in difesa. Se l'attacco, con il letale Higuain e il preciso Dybala, ha funzionato, lo stesso non si può dire della retroguardia. La fascia destra, infatti, ha sofferto molto la presenza di Borini, mentre a sinistra si è limitata a controllare Abate, che raramente si è fatto vedere in fase offensiva. E' però in mezzo che il Milan soffre da morire: Biglia è solo un lontano parente del giocatore visto a Roma con la Lazio, mentre Kessié sembra aver perso quella furia, progressione e aggressione che ne avevano caratterizzato l'inizio di stagione.
Dopo il pressing forsennato dei primi minuti rossoneri, la Juventus si adatta, fa girare la palla rasoterra e si gode il suo centravanti: Higuain mostra tutti i motivi per il quale è stato pagato 90 milioni e anche se Mandzukic appare sottotono, la superiorità bianconera emerge con il passare dei minuti. Altro ko per il Milan di Montella, che non deve temere scossoni, ma il cui destino - conclude la Rosea - si accorcia in maniera drammatica.
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