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Il freddo inverno di Montella: i numeri inchiodano l’Aeroplanino

Redazione

Momento difficile per il MIlan, precipitato in classifica e colpito dal doppio infortunio di Bonaventura e De Sciglio: Montella deve fare qualcosa

Anno nuovo vecchio Milan. Questo slogan riassume il rendimento in campionato della squadra nell'ultimo mese e mezzo che, in attesa del recupero di Bologna, è precipitata dal 3° al 7° posto. A metà dicembre, nonostante la sconfitta di Roma, il Milan aveva 32 punti in classifica (frutto di 10 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte), aveva segnato 27 reti subendone 20. L'ultimo match del 2016 contro l'Atalanta fu un deludente 0-0 che non modificò nulla in classifica. Il 2017 è iniziato con il successo di misura sul Cagliari (a segno Bacca), seguito dal pareggio di Torino e dalle due sconfitte consecutive contro Napoli e Udinese: in tutto 4 punti su 12 a disposizione, 5 gol segnati e 6 subiti.

Se si fa un confronto con gli ultimi tre campionati il peggiore resta quello con Inzaghi in panchina, dal momento che nei primi 4 turni dopo la pausa natalizia la squadra realizzò 3 reti subendone 7, portando a casa solo un punto (pareggio contro il Toro) e perdendo contro Sassuolo, Atalanta (entrambe a San Siro) e Lazio.  Quello attuale viene subito dopo, mentre la stagione cominciata con Allegri e terminata con Seedorf resta la migliore: 3 vittorie su 4 gare (contro Atalanta, Verona e Cagliari), 9 gol segnati e 5 subiti (di cui 4 nel k.o. di Reggio Emilia contro il Sassuolo). L'anno scorso invece, dopo un inizio disastroso con la sconfitta casalinga contro il Bologna, arrivarono 5 punti (vittoria contro la Fiorentina, pareggi esterni a Roma ed Empoli), 5 gol segnati e soli 3 presi.

Nel mese di febbraio il Milan avrà degli impegni non proibitivi, almeno sulla carta: ospiterà Fiorentina e Sampdoria (rispettivamente ottava e nona difesa della stagione con 28 e 29 reti) e sfiderà in trasferta Lazio (non ha ancora battuto una big) e Sassuolo (classifica deficitaria anche a causa del doppio impegno Serie A–Europa League), più il recupero di mercoledì 8. Una buona occasione per Montella per cercare di risollevarsi, ed evitare un girone di ritorno come quello del 2015 che costò la panchina di Inzaghi a fine stagione.

Stefano Sette

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