Uno dei tanti meriti da ascrivere al tecnico del Milan, , in questa stagione, secondo 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, è senza dubbio quello di aver creato una base di gioco sulla quale adattare gli interpreti. Questo il principale motivo per cui, mercoledì sera, al 'Dall'Ara' di Bologna, (evento mai verificatosi nella storia), e, per di più, giocando senza difesa titolare, con centrocampo ed attacco ampiamente ritoccati in corsa.
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Il Milan B ora è un’arma: Montella punta al bis
Al posto del classico undici standard rossonero, a Bologna infatti c'erano Cristián Zapata a fare da cerniera difensiva con Gustavo Gómez, Leonel Vangioni al debutto da titolare sul versante sinistro, poi Andrea Poli, alla sua terza presenza in campionato dal 1', in mezzo al campo in tandem per la prima volta in assoluto con Mario Pašalić, e, davanti, , decisivo per l'assist vincente al centrocampista croato, alla sua seconda gara da titolare ed alla prima assoluta da 'falso nueve' milanista.
Domani sera, a Roma, in occasione del 'Monday Night' della 24^ giornata di contro la Lazio, Montella dovrà fare necessariamente, ancora una volta, di necessità virtù, e ricorrere quindi al Milan B: la difesa sarà presumibilmente quella del secondo tempo di Bologna, con Abate (unico titolare)-Zapata-Gómez-Vangioni; a centrocampo più Andrea Bertolacci di José Sosa e davanti c'è ancora .
La curiosità di giornata, evidenziata dalla 'rosea', è che cinque dei probabili undici rossoneri per Lazio-Milan hanno messo insieme, fin qui, appena 14 partite dall'inizio: 6 per Gustavo Gómez e Lapadula, 4 Bertolacci, 2 Deulofeu, una a testa per Zapata e Vangioni; nella Lazio, dieci titolari su 11, escluso il difensore centrale Wesley Hoedt, vanno da soli oltre quota 14. La speranza dell'Aeroplanino, dunque, è che le cosiddette 'seconde linee' replichino l'ottima prestazione di Bologna e, magari, bissino il risultato.
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