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Venerdì 3 marzo, ufficialmente, , che rileverà il 99,93% del club rossonero mediante la società controllata 'Rossoneri Sport'. Al fianco di 'SES', nella maxi-operazione economica, ci saranno, secondo quanto riportato dall'edizione odierna del quotidiano 'Libero', : la China Construction Bank e la China Merchants Bank.
La prima, per la rivista 'Forbes', è la seconda società pubblica al mondo per capitalizzazione (162 miliardi) e 22^ assoluta per ricavi (147 miliardi); l'altra, invece, colosso di Shenzhen, è la terza società del Paese per liquidità economica. La CCB ha filiali in tutto il mondo, inclusa Hong Kong, da dove stanno viaggiando, direzione Lussemburgo, i 420 milioni destinati a 'saldare' l'acquisto del Milan in questi giorni; la CMB, oltre che Hong Kong, ha sede anche a New York.
Huarong, invece, dovrebbe avere un ruolo leggermente diverso in tutta la vicenda. . Contribuirà, dunque, all'arrivo dei capitali dall'estero, perché il Milan sarà comprato con capitali offshore delle società cinesi, vista la stretta del Governo del Paese del Dragone sulle autorizzazioni per fare uscire i soldi direttamente dalla Cina. La cifra mancante, ha sottolineato 'Libero', potrebbe arrivare in due tranche: 247 milioni prima e 73 milioni poi, dopo il rifinanziamento dei 220 milioni di euro di debiti del Milan. A questi andranno aggiunti i 100 milioni per il costo di gestione del club per la stagione in corso .
Totale, più di 500 milioni nel giro di un anno. Obiettivo dei nuovi proprietari sarà quello di quotare il Milan in borsa, presumibilmente a Hong Kong. Intanto, emergono dettagli su quello che sarà il nuovo Consiglio d'Amministrazione del Milan: sarà composto da tre membri italiani (tra cui , in procinto di divenire dirigente del club), per i quali si stanno sondando nomi di tifosi-professionisti, e tre cinesi. Non dovrebbe più esserci la figura di Silvio Berlusconi, .
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