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Come sottolineato dall'edizione odierna di 'Repubblica', il Milan che, ieri sera, ha salvato la panchina di Vincenzo Montella e respinto il 'fantasma' di Antonio Conte , schierava dall'inizio ben 6 'reduci' della squadra della passata stagione: Gianluigi Donnarumma, Cristián Zapata, Alessio Romagnoli, Davide Calabria, Riccardo Montolivo e Jesús Suso, divenuti poi 7 con l'ingresso in campo di Ignazio Abate per l'infortunio occorso a Calabria, e saliti a 9, addirittura, nella ripresa, con gli ingressi di Manuel Locatelli per lo spento Hakan Çalhanoğlu e di Luca Antonelli per Fabio Borini.
“Forse non sarà una sconfessione della decantata campagna acquisti, ma il subconscio sta tradendo la società, che ben altre ambizioni sbandierava a luglio e che sta già facendo parziale retromarcia – la considerazione di 'Repubblica' -: l’obiettivo dichiaratissimo della Champions League, scritto anche sul contratto di Montella come vincolo per la riconferma, si è già magicamente ridimensionato nell’Europa League, cioè nel puro mantenimento dello status quo, anche in vista della presentazione (giovedì prossimo) del piano volontario di rientro finanziario alla U.E.F.A.”.
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