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Il Milan e la capacità d’adattamento: oggi di nuovo due punte

Kalinic e André Silva esultano dopo un gol, foto Getty Images
Il Milan gioca ogni tre giorni e, di volta in volta, Montella ha dimostrato di essere bravo a scegliere la soluzione migliore. Una o due punte, cambia poco.

Stefano Bressi

Che la rosa fosse stata resa competitiva dal mercato estivo era noto, che si potesse puntare a diversi sistemi di gioco anche, ma in pochi si aspettavano un Milan così camaleontico. Vincenzo Montella è stato chiarissimo: non ci sarà una vera e propria formazione titolare, ma si cambierà spessissimo interpreti e sistema di gioco. L'unica certezza è la difesa a tre. Per il resto, tutto può cambiare di partita in partita.

In modo particolare, in attacco il Milan ha finora giocato a una o a due punte. Se la linea a quattro di centrocampisti è ormai ben definita, con Lucas Biglia e Franck Kessiè al centro, oltre agli esterni, in attacco ci sono due possibilità: due centrocampisti offensivi tra Giacomo Bonaventura, Hakan Calhanoglu e Suso, e una punta; oppure uno solo tra i centrocampisti d'attacco e due centravanti.

La prima soluzione sembra favorire lo spagnolo e Jack, capaci di coesiste e di allargarsi rispettivamente a destra e a sinistra, mentre la soluzione con un solo trequartista vede in vantaggio il numero 10, che giocherebbe così nella posizione che predilige. A determinare le scelte di Montella, comunque, sembra essere l'avversario. Non è un caso, infatti, che anche stasera contro la Spal ci dovrebbero essere due punte pure come Andrè Silva e Nikola Kalinic. Ovvero: contro le squadre con cui verosimilmente i rossoneri possono attaccare costantemente, senza necessità di creare azioni veloci, essendo costantemente nella metà campo avversaria, l'Aeroplanino preferisce dare peso in area di rigore; contro squadre con cui è preferibile avere capacità di palleggio, come è stata l'Udinese, la soluzione migliore è quella con i due trequartisti. Insomma, come detto in apertura si tratta di un Milan camaleontico, capace di adattarsi all'avversario in modo da poter colpire meglio. Con i friulani e in Europa League le scelte si sono rivelate azzeccate, vedremo se anche stasera l'Aeroplanino indovinerà le mosse.

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