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Il Milan fa di necessità virtù: quando il mercato è interno

Andrea Bertolacci Milan
Senza fondi per gennaio, il mercato del Milan sarà incentrato sul recupero di tutti gli effettivi più che sull'innesto di nuovi giocatori.

Redazione

La conferenza stampa di oggi ha aperto il girone di ritorno del Milan: oltre a una prima valutazione sugli obiettivi stagionali si è parlato della sfida, cruciale, di domani sera che vedrà di fronte ancora il Torino di Sinisa Mihajlovic, appena battuto negli ottavi di finale di Coppa Italia. Oltre che dell'importanza della sfida, con la necessità per i rossoneri di ottenere i tre punti per mantenere la corsa a un posto in Europa, si è parlato inevitabilmente di mercato: infatti i prossimi 45 giorni, che lo stesso Vincenzo Montella ha definito fondamentali per capire le reali ambizioni dei rossoneri, presenteranno diverse sfide ravvicinate e contro squadre di alta classifica come Napoli e Juventus, e il Milan non potrà farsi trovare impreparato, con qualche innesto che potrebbe risultare più che utile alla causa. Però la realtà è che senza partenze non ci saranno nuovi innesti.

Montella però, andando controcorrente, si dice più che soddisfatto e apre alla logica del “mercato interno”: “Non mi sento penalizzato rispetto alle altre che comprano, anzi sono privilegiato ad allenare il Milan. In questi giorni abbiamo recuperato Bertolacci e Sosa, che non giocava da tre mesi, oltre a Calabria. Abbiamo anche Zapata, che spero di coinvolgere presto e poi tornerà Montolivo. Le risorse interne non ci mancano”.

Ed effettivamente è da qui che deve ripartire l'allenatore campano, puntare sempre di più, come ha fatto fino a ora, sulla propria rosa e sul proprio gruppo: Davide Calabria è sicuramente un giovane di ottima prospettiva, può far rifiatare sia Mattia De Sciglio che Ignazio Abate in quanto è abile su entrambe le fasce, Andrea Bertolacci invece può rappresentare, come già ha fatto nel finale di 2016, un'ottima alternativa a centrocampo portando qualità e giocando tra le linee.

Discorso diverso per gli altri: Josè Sosa è sì recuperato ma è parso ancora in difficoltà nell'interpretazione del suo ruolo in campo, nonostante la partita in Coppa Italia sia stata positiva; Cristian Zapata sta tornando ma difficilmente troverà spazio se Gabriel Paletta e Alessio Romagnoli dovessero continuare sui livelli visti sino a ora; infine Riccardo Montolivo, per il quale ci vorranno ancora molti mesi prima di rivederlo in campo, grazie al quale si potrebbe finalmente andare a ricomporre il centrocampo titolare.

D'altronde senza altre possibilità, a Montella non resta che fare di necessità virtù puntando sul gruppo: crearlo, plasmarlo e tenerlo unito per far fronte alle prossime sfide e mantenere alto il livello.

Valerio Paini

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