Evidentemente, il sesto posto in classifica, quello che darebbe sì l'accesso ai preliminari di Europa League, ma anche quello che dimezza le vacanze e manda i giocatori in ritiro più che anticipato, non piace proprio a nessuno. Non sono bastati, infatti, (0-1 contro il Genoa dell'ex Goran Pandev) ed il mezzo passo falso della Fiorentina a Reggio Emilia (2-2 contro il Sassuolo, con i viola salvati nel recupero da un guizzo di Federico Bernardeschi), per produrre, nella testa dei giocatori del Milan, un concreto stimolo ad offrire il meglio di loro stessi nella partita interna contro la Roma.
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Il Milan non c’è più: dominato ed annichilito dalla Roma a San Siro
Anzi: i rossoneri sono crollati a San Siro al cospetto della Roma di Luciano Spalletti, tanto bella quanto letale, offrendo probabilmente la peggior prestazione della stagione, toccando il punto più basso di un'annata che, nell'ultimo mese, avrebbe potuto mettere i rossoneri al riparo da qualsiasi amara sorpresa in classifica se avessero fatto il loro dovere. Il 4-1 con il quale i giallorossi hanno passeggiato a Milano, infatti, avrebbe potuto anche essere un risultato nettamente più largo qualora (ma chi glielo fa fare di restare in una squadra così?) non si fosse opposto, con la consueta bravura, alle ficcanti incursioni degli avanti ospiti.
Proprio grazie ad una sortita di queste, al 9', la Roma è andata in vantaggio: palla persa malamente a centrocampo dall'involuto Gerard Deulofeu, rapido contropiede orchestrato da Mohamed Salah, incertezze della 'premiata coppia' Leonel Vangioni-Cristián Zapata e spettacolare destro a giro di Edin Džeko sotto l'incrocio dei pali. Nemmeno l'iniziale e repentino svantaggio, ormai triste consuetudine per il Milan, stavolta ha avuto il merito di svegliare i rossoneri dal torpore nel quale sembrano essere precipitati senza rimedio. Anzi, poco prima della mezzora la Roma, andata già altre due volte vicina al gol, è pervenuta al raddoppio: angolo battuto da Leandro Paredes, marcature all'acqua di rose da parte di Mattia De Sciglio, testa del bosniaco e 0-2. Doppietta personale per Džeko che tocca così quota 37 gol stagionali, superando il suo record personale della stagione 2008-2009 con il Wolfsburg.
La gara del 'Meazza', in pratica, è finita qui. La Roma, bella ed incisiva, ha controllato senza alcun problema il possesso palla, tentando, con rapidi ripartenze, di far ancora male ad un Milan che, ad un certo punto, ha dato la sensazione di non saper più quali pesci prendere. La reazione dei rossoneri si è concretizzata tutta in un tiro dai 35 metri di José Sosa (bravo Wojciech Szczęsny a volare sotto l'incrocio dei pali) e nulla più. Nella ripresa, la Roma ha congelato il gioco a centrocampo, fatto girare il pallone e mantenuto alta la concentrazione, come fanno le grandi squadre: il Milan, che nel frattempo aveva salutato il ritorno in campo di Andrea Bertolacci al posto di un impalpabile Mati Fernández ed era divenuto più offensivo con l'ingresso su terreno di gioco del volitivo Lucas Ocampos in luogo di Leonel Vangioni, non è mai stato in grado di impensierire i giallorossi né, tanto meno, ha mai dato la sensazione di poter riaprire il match.
Neanche quando, minuto 75, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, la difesa della Roma, disattenta, si è lasciata sorprendere dal tuffo di testa in area piccola di Mario Pašalić, giunto al gol numero 5 in questo campionato. Infatti, tempo di rimettere il pallone a centrocampo ed i giallorossi hanno distrutto, psicologicamente, qualsiasi eventuale ardore dei padroni di casa. Ad andare a rete, per la seconda volta in due stagioni a San Siro, l'ex Stephan El Shaarawy, il quale, al limite dell'area di rigore rossonera, ha avuto tempo di stoppare il pallone, pensare al da farsi ed inventare un destro a giro che non ha lasciato scampo al povero Donnarumma. La frittata milanista si è poi completata nel finale, quando Gabriel Paletta ha abbattuto lo scatenato Salah in piena area, a due passi dal quarto gol giallorosso: calcio di rigore netto assegnato dall'arbitro Nicola Rizzoli e quarto rosso stagionale per il difensore italo-argentino. Dagli undici metri, un sontuoso Daniele De Rossi ha firmato l'1-4 definitivo e dato un'altra, robusta spallata fuori dall'Europa al Milan di Montella. Il quale, a fine gara, ha commentato con il suo ormai abitudinario “i ragazzi hanno dato tutto” una prestazione che ha fatto inviperire anche il tifoso milanista più pacato. Palesemente, questo “tutto” non basta più. Per i cinesi, e per la coppia Marco Fassone – Massimiliano Mirabelli, ci sarà davvero tanto da fare per riportare questa squadra ai fasti di un tempo.
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