Come sottolinea la Gazzetta dello Sport quest'oggi in edicola, il Milan è davvero in una brutta situazione. Dopo le tre sconfitte consecutive in campionato contro Sampdoria, Roma e Inter, arriva un deludente pareggio in Europa League contro l'Aek Atene, e la situazione per Vincenzo Montella diventa sempre più grigia, visto il poco gioco espresso dalla squadra nella partita di ieri. I greci sono ordinati e compatti, ma i rossoneri non esprimono energia, e, a differenza di quanto era accadute negli altri match di questa competizione, non riescono a vincere e a scrollarsi da dosso il momento delicato. Il rischio maggiore era quello di "perdere" San Siro, ed è cosi è stato: vuoto desolante e fischi già a fine del primo tempo.
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Il Milan non sa più vincere: San Siro fischia la squadra
PRIMO TEMPO - La prima frazione di gioco della squadra di Montella è stata desolante. Il tecnico rossonero ha confermato la formazione della vigilia, con Rodriguez difensore centrale e Bonaventura alto a sinistra nel 3-5-2, poi diventato 4-4-2 in fase di non possesso, con Calabria che scalava sulla linea dei difensori. Al di là però dei buoni propositi, la lentezza del gioco del Milan è stata imbarazzante: l'Aek Atene dava la possibilità di attaccare, ma i rossoneri non hanno mai effettuato un cambio di passo, con Locatelli, Calhanoglu, Bonaventura e Suso che hanno fatto fatica. Poco, davvero troppo poco.
SECONDO TEMPO - Nella seconda frazione di gioco c'è stata una piccola scossa, almeno per quanto riguarda il ritmo, ma con Calabria impegnato a difendere, e Rodriguez sulla linea dei difensori, sono mancati i cross dalle fasce per le due punte André Silva e Cutrone. Suso è riuscito finalmente ad impensierire la retroguardia greca e da lui sono arrivate le azioni migliori, con il portiere Anestis che ha fatto un'ottima figura. In ogni caso, l'Aek Atene non è mai stato in affanno, e ha portato a casa un punto importante, nonostante i cambi di Montella, che ha inserito Kessié, Borini e Kalinic, che hanno dato più fisicità alla squadra. Insomma, c'è poco da salvare per il Milan, ma una cosa è certa: il vestito giusto non è ancora stato trovato...
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