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Qualcuno sostiene che Gattuso sia già al capolinea di questa avventura con il Milan, ma a lui non interessa e stasera vuole vincere. L'ultima volta che ha incontrato l'Inter era allenatore della Primavera e i nerazzurri trionfarono con un rotondo 3-0. Tuttavia attraverso il lavoro, i suoi ragazzi si risollevarono e scalarono giorno dopo giorno posizioni in classifica. E come rivela La Gazzetta dello Sport, questa "rimonta" convinse Fassone e Mirabelli a puntare su Rino per il dopo-Montella.
Questa sera è il suo primo incrocio contro l'Inter "dei grandi" con questa nuova veste. I numeri delle prime sei gare sono agghiaccianti, quasi da zona retrocessione. Eppure aldilà dei limiti tattici, può spiegare a chi scenderà in campo, come vincere un derby. Perché da giocatore su 28 occasioni uscì vincitore ben 15 volte, e 8 volte sconfitto. Tra le glorie, il 6-0 del 2001, le due semifinali di Champions e la supercoppa di Pechino. Il presente è più cupo, e non ha mancato di sottolinearlo in conferenza stampa: "Pensavo servisse meno tempo per mettere da parte la paura e la negatività della squadra. Non credevo di metterci così tanto. Tutti devono metterci qualcosa i più, altrimenti non si vince. Dobbiamo giocarla per i nostri tifosi, è una vittoria che dobbiamo centrare per loro. Quando giochi in uno stadio in cui ti contestano la palla pesa duecento chili e il campo è in salita del 40-50%. Per noi è come giocare la finale del Mondiale. Voglio vedere tutto quello che stiamo facendo e soprattutto dobbiamo buttarla dentro e durare più di 25 minuti. Il bel gioco non serve a nulla, ci vuole senso di appartenenza. Questo derby può cambiarci la stagione".
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