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Il closing è avvenuto ormai da più di sei mesi, ma i dubbi sul futuro del Milan permangono. Yonghong Li non è riuscito a scacciarli del tutto, dovendo ancora restituire molti soldi in prestito, nonostante un mercato faraonico (circa 230 milioni spesi) e 39 milioni già versati per l'aumento di capitale. In tutto ne sono stati deliberati 60 e i restanti 21 il CdA potrà richiederli quando necessario, scrive il Corriere della Sera, magari a gennaio per il mercato.
Al momento, invece, non servono, perchè le casse rossonere stanno meglio di quanto si pensasse a inizio anno. Addirittura al fondo Elliott era stata presentata una previsione di una situazione peggiore. Il merito è dei ricavi dallo stadio, visto che quest'anno spesso a San Siro c'è stato il pubblico delle grandi occasioni, ma anche delle cessioni sul mercato, che hanno portato più soldi del previsto. Se rispetto al piano luglio-dicembre ci fossero dei "buchi" imprevisti, violando così gli accordi, Elliott potrebbe anche prendersi il club prima della scadenza per la restituzione del prestito. Questa, però, è un'ipotesi remota vista la situazione delle casse milaniste. In ogni caso, è previsto che il bilancio si chiuda con un rosso di 90 milioni, come ampiamente previsto.
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