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Il Milan sorride: la Cina verso lo sblocco gli investimenti di capitali all’estero

Daniele Triolo

La Cina sta per porre fine alla stretta sugli investimenti esteri. Yonghong Li è pronto ad uscire allo scoperto. Così come i suoi finanziatori: il punto

I tifosi del Milan possono esultare. Secondo quanto affermato da Alberto Rossi, analista del Centro Studi per l'Impresa della Fondazione Italia Cina, il prossimo 30 settembre 2017 la Cina porrà fine alla e, salvo sorprese 'last minute', dal prossimo 1° ottobre gli imprenditori cinesi potranno tornare ad invadere i mercati internazionali della loro enorme liquidità economica.

Lo ha riportato un articolo di approfondimento, molto interessante, apparso su 'Business Insider Italia', che ha sottolineato anche i profondi legami, in questo senso, tra finanza e politica. Già perché il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, è alla fine del suo andato e, nel prossimo ottobre, nominerà il suo 'delfino', colui che sarà destinato a succedergli nel decennio successivo e coglierà l'occasione per fare pulizia nella fila del suo partito. Dunque, le prossime settimane saranno cruciali per capire chi è vicino ai vertici del partito di Governo e chi no.

In questo scenario si inserisce, giocoforza, la figura di Yonghong Li, proprietario e Presidente del Milan, che, qualora sia davvero vicino al Governo come da sempre si è ipotizzato, nella prima decade di ottobre non avrà di certo difficoltà, una volta caduti i vincoli sugli investimenti, a mostrare la sua potenza economica. In caso contrario, ha evidenziato 'BSI', “il suo castello sembra destinato a crollare”. I mesi, difficili e sofferti, verso il closing per l'acquisto del Milan erano stati caratterizzati proprio dall'impossibilità per Yonghong Li di reperire fondi in Cina per le imposizioni del Governo: motivo per cui è ricorso al per completare l'operazione.

Ora, però, dal 30 settembre, Yonghong Li potrà uscire allo scoperto, mostrare il suo vero patrimonio finanziario, fare chiarezza sulla sua persona e sulle vicende di cui è stato fatto oggetto. Medesimo discorso potrebbe valere per , che dopo aver negato pubblicamente la partecipazione alla cordata per l’acquisizione del Milan sarà chiamata a prendere una posizione più netta.

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