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Il Milan sorride: per Çalhanoğlu finalmente una prova di sostanza

Hakan Calhanoglu Milan
Nel derby Hakan Çalhanoğlu è entrato nella ripresa contribuendo alla vittoria Milan con una prestazione di livello. Gennaro Gattuso ha lavorato su di lui

Redazione

di Valerio Paini

Una partita carica di tensione e significato, un derby dopo pochi giorni dal Natale (novità assoluta) vissuto di certo con concitazione da parte di due squadre che venivano entrambe da una striscia negativa di due brucianti sconfitte consecutive. Alla fine a spuntarla, dopo i tempi supplementari, è stato il Milan di Gennaro Gattuso che, grazie a una prova ordinata ma di carattere, ha domato un'Inter apparsa ancora sottotono.

Tra le note liete del Milan ce n'è stata una inaspettata, tra i migliori infatti, tra le fila rossonere, vi è stato anche il redivivo Hakan Çalhanoğlu, autore di una prova di sostanza sotto tutti i punti di vista. La prestazione del turco è stata positiva in tutti gli aspetti del gioco, sia in fase offensiva che in quella difensiva: entrato al posto di uno spento Manuel Locatelli, si è fatto notare non solo per passaggi precisi, verticalizzazioni e assistenze potenzialmente vincenti, ma anche per tanta corsa e un ottimo lavoro in fase di copertura, il quale ha permesso di mantenere l'ordine e l'equilibrio nella sua zona di competenza, quella di sinistra, in coppia con il duttile Giacomo Bonaventura che, con il suo ingresso in campo, è passato da esterno offensivo a mezzala.

E a fine partita, ai microfoni dei giornalisti, anche lo stesso Gennaro Gattuso non ha mancato di sottolineare il contributo del giovane talento, ancora ventitreenne, e il suo ruolo in questo Milan: “Lui e Suso assieme? Perché no, del resto Bonaventura può fare la mezzala, anzi lo preferisce. Çalhanoğlu, questa prestazione se l’è cercata, dopo il problema al polpaccio per 25 giorni ha fatto il maratoneta, ha fatto un lavoro incredibile, ma non solo lui, tutti quelli che sono arrivati. In questo momento bisogna tirare fuori il carattere a questa squadra, perché le qualità ci sono, il palleggio non manca, bisogna fare in modo di non soffrire gli avversari.”, parole di stima dunque verso un giocatore ritenuto un vero e proprio professionista.

Non resta ora che aspettare per rivederlo anche in campionato dove non ha brillato ma dove, grazie a una riguadagnata condizione fisica, può finalmente svoltare per raggiungere le prestazioni che lo hanno reso, ai tempi del Bayer Leverkusen, uno dei migliori prospetti europei.

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