Il Milan verso l’Europa con un Bacca in più

Tutti a Milanello, nonostante il closing, continuano a fare il proprio lavoro, dice scherzosamente Vincenzo Montella. I giardinieri, i magazzinieri, i cuochi e, per fortuna, anche gli attaccanti. Qualcuno provoca e dice che hanno ricominciato a farlo, perché forse si erano presi un po' di pausa. Il mestiere dei bomber, si sa, è fare gol e Carlos Bacca, numeri alla mano, non ha mai fatto mancare il proprio apporto. Il colombiano sostiene che alla fine della stagione, per un attaccante, siano i tabellini a parlare. È innegabile, però, che gli ultimi due mesi siano stati difficili. 17 partite, un solo gol su azione, ricorda il Corriere della Sera. Da ciò ne scaturiva nervosismo e rabbia, perché arrivavano critiche anche pesanti, visto che l'impegno non è quasi mai mancato. Certamente, però, ci ha messo anche un po' del suo: spesso è apparso un corpo estraneo al gioco della squadra in campo e fuori si è lasciato andare a nervosismi eccessivi. Da qualche settimana, però, le cose sono cambiate. Montella continuava a ripetere che stesse migliorando e ora i fatti gli danno ragione. Si sta allenando bene e ha dimostrato di voler restare in rossonero.

Il crocevia è stato, nonostante le tante discussioni, il rigore contro il Sassuolo. Alla vigilia del match contro il Chievo Verona, l'Aeroplanino diceva che quel gol lo avesse sbloccato, così è stato. Due gol e bottino che sale a 11 stagionali. Peccato che di mezzo ci sia anche un rigore fallito. Luci e ombre, Bacca. Montella sostiene che per lui sia un nuovo inizio: si è creato occasioni che finora non era mai riuscito a crearsi, merito di una tranquillità ritrovata.

Quale momento migliore, anche per il Milan? A lungo si è ripetuto che questa squadra, se avesse ritrovato anche Bacca, sarebbe riuscita a fare davvero qualcosa di importante in ottica Europa. Senza i suoi gol l'andamento era buono, adesso serve lo sprint. Il Milan alla conquista dell'Europa, con un Bacca in più.

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