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Il Milan vince per l’Europa

Daniele Triolo

Il Milan batte 2-1 la Fiorentina a San Siro: i viola giocano, ma il Diavolo è più cinico. Decide la prima gemma italiana di Gerard Deulofeu

Il posticipo della 25^ giornata di tra Milan e Fiorentina, in programma ieri sera a San Siro, ha visto i rossoneri imporsi per 2-1 sui viola: il Milan, così, resta aggrappato al vagone per l'Europa League mentre, almeno per il momento, la Fiorentina se ne stacca.

Per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, nello spareggio europeo tra le due compagini hanno prevalso il “cinismo” e la “solidità” dei padroni di casa rispetto agli “estetismi” degli ospiti. Si sono affrontate due squadre simili, per certi versi incompiute: ha avuto la meglio il Milan, che è tornato a vincere in casa dopo oltre un mese (l'ultimo successo era datato 8 gennaio, 1-0 al Cagliari, gol di Carlos Bacca nel finale), contro una Fiorentina che, schierata a quattro in difesa, ha sofferto le iniziative sulle fasce di Suso e Gerard Deulofeu e pagato oltremodo l'assenza di Federico Bernardeschi, squalificato.

Incassato il gol di testa di Juraj Kucka, i viola non si sono disuniti, pervenendo subito al pareggio con un acuto di Nikola Kalinić, il quale ha sfruttato una dormita del suo diretto avversario, Gustavo Gómez. Una percussione centrale di Deulofeu, conclusa con un bel destro a giro sul primo palo, ha riportato il Milan in vantaggio: un risultato, 2-1, rimasto inalterato nonostante la Fiorentina, soprattutto nel secondo tempo, abbia esercitato un costante dominio sui rossoneri in termini di possesso palla (61,6 % a 38,4), vantaggio territoriale, passaggi riusciti e baricentro.

Il Milan, che pure ha colto un palo con Mario Pašalić con un destro che avrebbe potuto chiudere la contesa già nella prima frazione di gara, non si è vergognato a coprirsi, a difendere basso lasciando campo alla Fiorentina per poi tentare di colpire in contropiede. Non riuscendoci molto, a dire la verità. Vincenzo Montella, nella ripresa, è passato alla difesa a tre, inserendo un altro centrale, Cristián Zapata, al posto di Kucka, e rinunciando alla verve di Deulofeu per irrobustire la mediana con Andrea Bertolacci. Dalle parti di Arcore, ha sottolineato la 'rosea', forse qualcuno non sarà contento, ma il risultato, ieri, era tutto ciò che contava.

Anche più dell'equivoco Bacca: il colombiano è rimasto in campo per 90' senza alcuna utilità. Non ha mai tirato in porta, non ha mai fatto salire i compagni, ha 'maltrattato' ogni rilancio.

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