Raiola, dal 'Modigliani' a 'Pelè'
Tra i principali personaggi che spesso intervengono su Gigio Donnarumma c'è sicuramente il suo agente, Mino Raiola. Considerato il re del mercato, sarà uno dei protagonisti nella trattativa per il rinnovo del portiere con il Milan. Frequenti sono le lodi che il procuratore dedica all'estremo difensore, ma una è da circolare in rosso e ricordare. “Il futuro di Donnarumma? Io non escludo nemmeno di diventare presidente della Repubblica, figuriamoci se escludo che lui se ne possa andare altrove. Quel ragazzo è insieme il Pelè e il Maradona dalla porta, ha un mercato infinito, mondiale, anzi universale. E poi ancora: "Lo paragono a un Modigliani. Vale 170 milioni. Ha un grande avvenire, è un ragazzo straordinario e si fa ben volere da tutti. È già un piccolo campione, ma potrà diventare un grande campione". Così, nel novembre del 2015, Raiola paragonava Gigio ad Amedeo Modigliani, pittore italiano, di cui è stata recentemente venduta un'opera per la strabiliante cifra di 70 milioni di euro. Basteranno per portarlo via dal Milan?
"Donnarumma? Non bastano 80 milioni..."
Il mercato calcistico odierno è un'incessante pioggia di milioni, tra trasferimenti ed ingaggi. In un momento economicamente delicato come questo, dunque, la paura che Donnarumma possa essere sacrificato è stata e rimane forte tra i tifosi rossoneri. Il closing con i cinesi potrebbe dunque parzialmente placare quest'ansia, proprio come ha già fatto, lo scorso anno, Silvio Berlusconi. “Ho rifiutato un’offerta di 80 milioni per Donnarumma. Per noi è incedibile". Un gioiello universale, ad appena 17 anni:
"Pallone d'Oro? Sì, al Milan"
Già, il Pallone d'Oro. Settimana scorsa, nella conferenza stampa pre-Fiorentina, tra le domande dei giornalisti ne è spuntata anche relativa al possibile trionfo di Gigio nello storico premio di France Football. Colto di sorpresa, mister Montella ha ribadito: "Come potenzialità sì. Molto dipenderà da quale squadra sceglierà, se stesse in una squadra internazionale come il Milanavrebbe più possibilità". Un messaggio d'amore ai colori rossoneri e un invito a rimanere. Anche perchè, sullo sfondo, occorre placare le richieste della Juventus di
"Come un fratellino"
Tra le principali pretendenti per Donnarumma, infatti, c'è anche la Juventus. I bianconeri saranno costretti, a breve, a salutare Gigi Buffon, giunto ormai al termine di una gloriosa carriera. Tra i suoi eredi molti indicano proprio Gigio. E sul giovane portiere, allora, è intervenuto proprio l'attuale estremo difensore bianconero, che ha spiegato: "Nonostante sia il triplo di me, Gigio è come se fosse un fratellino. È un ragazzo particolare, molto pacato: alla sua età io ero completamente diverso. È riflessivo, intelligente, ha delle qualità straordinarie. Ha tutto per fare la storia del ruolo. Bisogna solo aspettare 20 anni e tirare le somme". A lanciare Donnarumma è stato
"Mi dissero di non farlo esordire..."
Come spesso accade, al termine di un'avventura, si aprono le porte per togliersi alcuni sassolini dalla scarpa sulla precedente esperienza. Così è accaduto anche a Sinisa Mihajlovic, che lo scorso novembre ha dichiarato: “Gigio ha esordito tra i dubbi di tutti perché c’era Diego Lopez e lui aveva 16 anni e mezzo. Adesso è in Nazionale e non so nemmeno se ha un prezzo: resterà una mia soddisfazione. Io non faccio esordire un giovane solo perché mi mancano gli altri: se mi convinco, gioca anche se ho tutti a disposizione. La settimana dell’esordio, Berlusconi è venuto due volte a Milanello per convincermi a mettere Diego Lopez. Io gli ho detto che aveva due possibilità: mandarmi via e mettere Diego Lopez, tenermi e vedere in porta Donnarumma. Lui mi ha tenuto, per fortuna. Sua”.
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