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Il piano Milan è ottimista: 200 milioni dalla Cina

Yonghong Li Milan
Il Milan prevede un fatturato da mezzo miliardo nel 2021-22, ma la UEFA chiede approfondimenti e vuole vederci più chiaramente.

Stefano Bressi

Il nuovo Milan di Yonghong Li sembra essere davvero molto ottimista. Secondo il piano presentato alla UEFA e rimandato a ottobre, il Diavolo dovrebbe ricavare 200 milioni all'anno dalla Cina. Il piano è stato rimandato a ottobre, proprio perché la UEFA vuole vederci più chiaro e capire come mai ci sia così tanto ottimismo. Inoltre vuole capire bene quale sia la struttura societaria del club post Silvio Berlusconi. Il piano presentanto rientra nell'ambito del voluntary agreement, cioè avere più tempo per rientrare nei paletti UEFA in cambio di un programma di sviluppo quinquennale che permetta di rientrare con i guadagni. Non avendo disputato le coppe nell'ultimo anno, il Milan verrà valutato solo a partire dal prossimo anno. Problemi che, eventualmente, sorgerebbero dunque dal 2018-19. Il dubbio, però, sta nella fattibilità del piano orchestrato da Yonghong Li, che sta alla base della tenuta finanziaria del Milan nel breve periodo, anche in considerazione del prestito del fondo Elliott, che ha in pegno le quote del club stesso.

I numeri del piano sono davvero clamorosi, scrive La Gazzetta dello Sport, soprattutto per le prospettive di crescita nel mercato cinese. In generale, il fatturato del Milan dovrebbe passare da 194 milioni a più di 500 entro il 2021-22. Insomma, triplicare in cinque anni partendo dal ritorno in Champions League già dal prossimo anno. L'incremento dei ricavi caratteristici è accettabile: aumenterebbero poco i diritti tv, i guadagni dallo stadio, gli sponsor e le pubblicità. Il trend previsto per i ricavi dalla Cina invece è abbastanza ambizioso. 90 milioni dalla prossima stagione, poi 183, 196, 214 e infine 225. È intorno a queste cifre che si costruisce il piano rossonero, per una società che è abituata a perdere in bilancio e adesso dovrebbe tornare a guadagnare. I ricavi così corposi dalla Cina, secondo Marco Fassone, saranno possibili grazie alla proprietà locale. Gli esperi pensano a 10-20 milioni all'anno, molti meno rispetto alle centinaia presentate dal Milan.

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