Vincenzo Montella ancora una volta dà il buon esempio. Dopo aver più volte stimolato i suoi a crescere ed a saper cambiare atteggiamento in campo in base all'andamento della gara, mostra una volta ancora di possedere le capacità necessarie per leggere lo sviluppo della partita ed intervenire per modificarne l’inerzia.
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Il riscatto del Principito: Sosa prende per mano il Milan
E’ sotto questa luce che va letto il cambio di ieri sera all'Olimpico contro la Lazio, a ripresa appena iniziata e con i suoi sotto di un gol, tra lo spento Manuel Locatelli ed il Principito Josè Sosa, il cui ingresso ha pressoché radicalmente mutato assetto tattico e atteggiamento dei rossoneri. Con Locatelli in campo, prevalentemente impegnato a proteggere il pacchetto arretrato e a difendersi dal soffocante pressing dei biancocelesti di mister Simone Inzaghi nella prima frazione di gara, il Milan non è riuscito a dare fluidità alla manovra lasciando così troppo isolato lo spuntato trio offensivo. L’Aeroplanino, iniziata la ripresa, ha capito che non si poteva attendere oltre ed ha scelto Josè Sosa per dare finalmente una scossa al reparto nevralgico rossonero. L’ingresso del Principito, complice anche un netto calo atletico della Lazio, certamente non in grado di reggere i ritmi del primo tempo e votata al gioco di rimessa nella ripresa, ha da subito portato sostanza, corsa e geometrie al centrocampo milanista.
Facilità di calcio, lanci traccianti in verticale,assunzione di responsabilità: Sosa si è calato perfettamente nel ruolo, per lui ancora abbastanza inedito, di regista, prendendo le redini di un centrocampo in cui Manuel Locatelli si è limitato ad un mero compito di interdizione e copertura a supporto dei centrali difensivi, privilegiando il comodo ma poco utile passaggio corto ed in orizzontale. Sosa ha, con il suo atteggiamento, portato fiducia nei compagni con giocate di qualità e presenza costante nel cuore della manovra: suo il lancio verso Abate, poi atterrato in uno scontro in area che ha fatto gridare al rigore, e suo il tocco verso Suso che ha consentito allo spagnolo di liberarsi e concludere a rete per il gol del pareggio. La prestazione del numero 23 rossonero non è passata inosservata: a fine partita Vincenzo Montella ne ha pubblicamente elogiato prestazione ed atteggiamento, e gli ha consigliato, considerate l'età non più giovanissima del Principito, oramai quasi trentaduenne, le buone qualità tecniche e la discreta visione di gioco, di calarsi sempre di più in un ruolo che può allungargli la carriera.
Nonostante questi attestati di stima, Josè rimane umile e concentrato: , consapevole di non essere il titolare nel ruolo ma altrettanto conscio di potersi giocare con grinta e passione le sue chances da qui alla fine della stagione. Josè ha sinora accumulato in campionato 9 presenze, per complessivi 530 minuti, di cui 6 da titolare: certamente alcune sue prestazioni in chiaroscuro non gli hanno consentito di scalare le gerarchie stabilite da Montella ma il momentaneo appannamento di Locatelli, unito all'assenza di capitan Montolivo, gli consente di ben figurare da playmaker affiancato di volta in volta da centrocampisti di movimento (Bertolacci, Kucka, Poli, Pasalic) ma privi delle caratteristiche tipiche del regista. Sosa rappresenta ora un’arma in più in questo Milan nella volata ad un posto in Europa ed alla ricerca di trame di gioco alternative e più redditizie.
Enrico Maggioni
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