archivio2017

Italia, De Rossi: “Dobbiamo qualificarci, non importa come”

Daniele De Rossi, centrocampista di Roma e Italia
Il centrocampista di Roma e Italia Daniele De Rossi si è espresso così sull'imminente Playoff che mette a disposizione un posto per Russia 2018

Edoardo Lavezzari

Oggi a Coverciano è stato il giorno di Daniele De Rossi. Il centrocampista della Roma, uno dei senatori della Nazionale ha parlato dell'imminente doppio scontro tra Italia e Svezia, che assegnerà un posto al Mondiale di Russia 2018, queste le sue parole: "Con la Svezia servirà sangue freddo, ma anche sudore e sacrificio. Dobbiamo mettere in campo lucidità e tecnica. Il mio obiettivo è chiaro, unico: voglio assolutamente qualificarmi per il Mondiale, poi una volta arrivati in Russia ce la giocheremo fino in fondo. Bisognerà lasciare da parte i campanilismi, andare al Mondiale è di tutti. San Siro sarà esaurito per la gara di ritorno, ci sarà una grande cornice e dovrà esserci appartenenza e sostegno. Siamo forti, forse migliori della Svezia, ma c’è quel pizzico di paura che ormai nel calcio di oggi è quasi necessaria. Conta passare il turno, non importa come".

Strategia ed esperienza: "Se loro giocano con il 4-4-2 non stravolgeremo il nostro modo di affrontarli solo perchéla sfida è importante. Devi giocare con le armi con cui cerchi di battere ogni altra squadra. L'esperienza conterà ma è una delle qualità che serviranno, come furore, rabbia, tecnica e organizzazione. Solo l'esperienza non serve. Spero che a nessuno di noi tremino le gambe. A me non tremarono in finale di Coppa del Mondo a 22 anni. Avere più esperienza non significa che devo avere il posto assicurato e che sono migliore di un altro".

Le motivazioni: "Le convinzioni del CT saranno le stesse di sempre, non mi sembra che la stia preparando diversamente solo per l'importanza. La Svezia non è sconosciuta per noi e non è una squadra materasso: se il Mondiale è importante per me penso che lo sarà anche per loro che ne hanno giocati meno. Ma possiamo batterli, anche se ci sarà da soffrire. Noi dobbiamo andare al Mondiale, non andarci sarebbe una macchia per la mia carriera".

L'assenza di Ibrahimovic: "Il fatto che non ci sia è sempre un vantaggio perché anche a 40 anni e con una gamba rotta contro non lo vorrei mai".

I tifosi: "Bisogna stare vicini a questa Italia. Bisognerà fare il tifo e lasciare da parte i campanilismi. Andare al Mondiale è un successo di tutti gli italiani. Questo non è il momento per chiedere fiducia, dobbiamo conquistarcela. Al nostro interno abbiamo fiducia, ma essendo una doppia sfida fondamentale vogliamo che tutta l'Italia ci sia vicino".

TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:

SEGUICI SU:  ///  ///  ///  /// 

SCARICA LA NOSTRA APPiOS /// Android

tutte le notizie di