Giornata di vigilia. Clima tesissimo. Domani si gioca la partita più importante degli ultimi cinque anni probabilmente per la Nazionale azzurra. L'Italia affronterà la Svezia nel match di ritorno del playoff che decreterà quale tra le due andrà al Mondiale in Russia del 2018. L'andata si è conclusa 1-0 per gli svedesi e servirà assolutamente ribaltarla, onde evitare brutte figure e ripetere il solo precedente del 1958. In caso di cataclisma, scaturerebbe ovviamente una rivoluzione tecnica. Il primo a pagare sarebbe Giampiero Ventura, nonostante il contratto scada nel 2020 e abbia un ingaggio di circa 1,5 milioni. Secondo La Stampa non darebbe le dimissioni, ma sarebbe liquidato con una buonuscita. Al suo posto potrebbero essere presi in considerazione Carlo Ancelotti e un ritorno di Antonio Conte, sempre più vicino a un divorzio con il Chelsea. Entrambi legati al Milan: il primo per il passato, il secondo per un potenziale futuro.
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Italia: se salta Ventura, Ancelotti o Conte. E Tavecchio…
Scegliere un commissario tecnico di questo tipo sarebbe anche la mossa con cui Carlo Tevecchio tenterebbe di salvare la propria testa e allontanare le pressioni, che in caso di eliminazione sarebbero tali da dover dare le dimissioni. Quando nel 1958 l'Italia non andò al Mondiale, la Federcalcio fu commissariata e riformata, mentre dopo l'eliminazione al Mondiale 2014 Giancarlo Abete diede le dimissioni insieme al c.t. Cesare Prandelli. La sensazione, però, è che Tavecchio non abbia intenzione di andar via, anche se molti consiglieri sarebbero pronti a tradirlo. La posizione, dunque, sarebbe sicuramente meno comoda. Resta da conoscere il pensiero di Giovanni Malagò, presidente del CONI che finora ha sempre difeso il numero uno FIGC. Insomma, l'unica speranza di Tavecchio sarebbe chiamare Ancelotti. E non è detto che non lo faccia anche in caso di qualificazione ottenuta...
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