Ieri la Nazionale italiana Under 20, allenata dal Commissario Tecnico Alberigo Evani, ex giocatore del Milan negli anni Ottanta e Novanta, , seppur in inferiorità numerica, e staccato il pass per la semifinale dei Campionati del Mondo di categoria. Giovedì, alle ore 13:00, affronterà l'Inghilterra per tentare una nuova, grande impresa. Tra i protagonisti della gara contro i pari età africani c'è stato Luca Vido, attaccante classe 1997 di proprietà del Milan, nell'ultima stagione in prestito al Cittadella, in Serie B, che ha siglato di testa, nel secondo tempo supplementare, il terzo gol azzurro.
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Italia Under 20, Vido: “Questa è la mia rivincita. Non ci poniamo limiti”
“Sono andato dritto verso il pallone, ci ho creduto – ha dichiarato Vido, le cui parole sono state riprese dall'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' -. So che Federico Dimarco ha un piede eccezionale e che la palla sarebbe caduta lì”. Vido ha spiegato quali sensazioni ha provato dopo il gol: “Straordinarie. Un gol che aspettavo da tempo, ma sono ancora più felice che abbia aiutato la squadra a raggiungere un risultato storico”. Il centravanti di origine veneta ha però voluto esaltare lo spirito degli azzurri prima di tutto: “Siamo un gruppo fantastico, che a ogni minima difficoltà si è unito sempre di più, altrimenti contro la Francia non avremmo vinto. Non ci poniamo limiti”.
Per lui, senza dubbio, dopo che lo hanno tenuto fuori a lungo, il momento della liberazione: “Certo sempre di non pensare a quello che ho passato – si può leggere sulla 'rosea' -. Sono stati anni che non auguro a nessuno. Sicuramente è una rivincita per me, oltre che un grande onore per aver contribuito ad un momento storico per l'Italia. Sono un ragazzo felice. Il momento più bello della mia carriera? Senza il minimo dubbio – ha proseguito Vido -. Avevo segnato due gol decisivi 4 anni fa al Mondiale Under 17 ma questo li batte ...”.
Vido ha dichiarato di aver ricevuto tanti sms di congratulazioni da molti dei suoi amici, colleghi e ex compagni di squadra al Milan, tra i quali Ivan De Santis, Giovanni Crociata, Gian Filippo Felicioli e e, inoltre, di essere grato di aver trascorso l'ultimo anno in Serie B, con la maglia del Cittadella, perché ha rivelato di “essersi trovato benissimo. L'ambiente ideale per crescere per un giovane come me. Se sono qui, il merito è anche loro. Ho giocato in un campionato che ti forma caratterialmente e come calciatore”.
Chiusura con le dediche di rito per un gol così importante: “La prima è a me stesso. Poi a chi mi vuole bene. Guardando il telefono, sono tanti”.
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