Quella di ieri è la terza doppietta di Giacomo Bonaventura in carriera. La prima l'ha realizzata con l'Atalanta, ma servì per battere l'Inter, quindi fece già sorridere il Milan. Jack sembra essere diventato uomo di Gennaro Gattuso, anche se non è la prima volta che prende per mano i propri allenatori, scrive La Gazzetta dello Sport: lo aveva fatto alla prima trasferta di Filippo Inzaghi, contro il Parma, lo aveva fatto con Sinisa Mihajlovic soprattutto quando con una sua punizione consentì ai rossoneri di proseguire il cammino in Coppa Italia. Con Vincenzo Montella è stato decisivo in Supercoppa Italiana, guadagnandosi un bel pezzo di trofeo. Ultimamente, però, diversi problemi fisici avevano rallentato Jack. La svolta? L'arrivo di Rino Gattuso. Tre gol in due partite: uno al Benevento e due ieri al Bologna. Così è nato grande feeling e lui può diventare un simbolo: ha dinamismo, è italiano del gruppo dei senatori ai quali Rino si appoggia e sa anche combattere.
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Jack Bonaventura la carta vincente: segna e combatte
Nel post partita Gattuso si è ovviamente complimentato con Jack e lo ha elogiato fino a farlo diventare il centrocampista più forte d'Italia. Rino ha sottolineato ancora una volta forse la dote migliore di Bonaventura: la duttilità e la qualità. Se sta bene, Jack ha dimostrato di essere sempre decisivo per il Milan. Proprio la condizione per Gattuso è un aspetto fondamentale e in un certo senso Bonaventura ne è la prova: due partite per riprendersi dopo l'infortunio, un po' di lavoro ed ecco di nuovo Jack. Nel post-partita di ieri ha parlato anche lui, dicendosi ovviamente soddisfatto e felice per la vittoria. Qualche frecciatina anche sul modulo, con il ritorno al 4-3-3 che fa evidentemente piacere. Bonaventura però guarda già avanti e chiarisce che questa vittoria deve solo essere un punto di partenza. Il feeling con Gattuso sta nascendo, Jack torna a sorridere.
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