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Jacobelli a Radio Rossonera: “Accuse al Milan? I fatti dicono altro. Montella ora deve vincere”

Donato Bulfon

L'editorialista del Corriere dello Sport-Stadio, Xavier Jacobelli, ha parlato di Milan e Nazionale, ai microfoni di Radio Rossonera

Ecco le parole dell'editorialista del Corriere dello Sport-Stadio, Xavier Jacobelli, ai microfoni di Radio Rossonera, sul momento del Milan e della Nazionale: "Curiosa la coincidenza della visita di rappresentanti del Nyt nella sede di Marca. Diciamo che dal 14 aprile la dirigenza del Milan deve affrontare accuse e insinuazioni che arrivano di continuo, o si hanno riscontri precisi e ufficiali oppure a questo punto vale tutto. Ognuno può alzarsi e dire quello ceh vuole. Soprattutto sul web bisogna essere credibili e autorevoli. I fatti dicono che Fassone è andato a Nyon, ha presentato un progetto, la Uefa ha ribadito che darà una risposta definitiva tra fine novembre e inizio dicembre. Se il Voluntary Agreement non venisse accettato, arriverà il Settlement Agreement. A noi del Corriere dello Sport non risulta che la Uefa abbia minimamente pensato all'esclusione del Milan dalle coppe".

Sui rossoneri: "Il problema del Milan è che deve tornare a vincere. La prestazione di Napoli è stata positiva, ma bisogna vincere. I rossoneri devono scendere da questa altalena di risultati. Montella con i cambi continui non ha agevolato l'amalgama di squadra e ha avallato il mercato, ora quindi ci vuole una assunzione di responsabilità da parte della squadra. Non è più tempo degli alibi, bisogna dimostrare di essere da Milan, le sfide con Torino e Benevento sono fondamentali, non arrivassero i 6 punti la società dovrà prendere una decisione".

Chiusura sulla nazionale: "L'uomo giusto per la panchina italiana è Carlo Ancelotti, ma uno così devi meritartelo e nessuno di questa federazione se lo merita. Ci vuole un anno 0, con una nuova federazione, ma questa strada probabilmente non verrà imboccata dal Coni finché la serie A non riuscirà ad eleggere il proprio presidente. Come meriti Ancelotti? dandogli carta bianca, garantendogli che comanderà lui dalla Under 15 in su, in modo da non trovarsi con la nazionale maggiore e l'under 21 che giocano in modo opposto...".

 

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