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Josè Mauri: un talento non ancora sbocciato

Stefano Bressi

Josè Mauri, dopo la stagione dello scorso anno al Milan in cui ha trovato poco spazio, è andato a Empoli per giocare, ma anche lì fa spesso panchina.

Nel corso del campionato 2014/15, in un Parma in condizioni davvero precarie e già retrocesso, si è messo in mostra, grazie al lavoro di Roberto Donadoni, un giovane centrocampista, classe 1995, che ha anche segnato un grande gol in occasione della vittoria dei bianco crociati contro la Juventus: Josè Mauri. Con il Parma che l'estate dopo ha smantellato la rosa, si è scatenata l'asta per aggiudicarselo. Alla fine ha avuto la meglio il Milan, che l'ha tesserato a costo zero.

Da tutti è stato considerato un grande acquisto in prospettiva futura. Josè Mauri sembrava destinato a esplodere nel giro di qualche mese. Eppure, con Sinisa Mihajlovic in panchina, l'anno scorso l'ex numero 4 milanista non ha praticamente mai trovato spazio. Solo con l'arrivo a fine stagione di Christian Brocchi la situazione è leggermente migliorata, ma non gli è valso, comunque, la riconferma da parte di Vincenzo Montella. Mauri, però, convinto di poter far bene, ha chiesto la cessione.

Il Milan, così, ha deciso di accontentarlo: a puntare su di lui è stato l'Empoli, che se l'è aggiudicato in prestito. Sembrava essere l'occasione perfetta per il rilancio, per tornare a essere un giocatore in rampa di lancio. Invece è capitato l'esatto opposto: il giovane centrocampista, dopo un inizio di stagione da titolare, è finito ai margini anche della squadra toscana. Non solo, dunque, non è riuscito a rilanciarsi o a esplodere definitivamente, ma rischia di essersi "bruciato" del tutto. Sarà difficile, infatti, trovare un'altra squadra pronta a puntarci. Nel frattempo domenica arriverà a San Siro da avversario, ma è destinato a guardare ancora una volta il match dalla panchina.

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