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Juraj Kucka, il riposo del guerriero slovacco

Redazione

Juraj Kucka, centrocampista del Milan, dopo un ottimo inizio di stagione, sta vivendo un periodo di involuzione, dovuto probabilmente ad un calo fisico

Nella volata verso l’Europa League il Milan di Vincenzo Montella è atteso da sei vere e proprie finali: quattro gare in apparenza agevoli ma da affrontare con la massima concentrazione, e due scontri diretti, contro Roma e Atalanta, che diranno la verità sulle ambizioni europee dei rossoneri. Per raggiungere l’obiettivo Montella deve poter contare su tutti gli effettivi a sua disposizione e ritrovare la migliore condizione di Suso, rientrato da poco dopo il fastidioso infortunio, e soprattutto di Juraj Kucka, la cui deludente prestazione nel derby di sabato pomeriggio ha destato più di una preoccupazione. Lo slovacco, che fatica a replicare in questa seconda parte di stagione le belle prove del girone di andata mostrando segni evidenti di involuzione, rimane tuttavia al centro del progetto del tecnico rossonero: con 27 presenze accumulate in stagione per complessivi 1969 minuti giocati, Kucka è il settimo giocatore rossonero per minutaggio totale ed il primo dei centrocampisti. Dati che confermano la fiducia che Montella ripone nel numero 33 rossonero, arrivato al Milan dal Genoa tra mille perplessità e proteste social nell’agosto 2015 e tuttavia apprezzato nel tempo da tutti per l’atteggiamento guerresco e la professionalità che ne hanno fatto un punto di riferimento tattico e di spogliatoio per Mihajlovic prima e Montella ora.

Le continue rivoluzioni operate dal tecnico campano a metà campo, per gli infortuni e la necessità di dare linfa nuova alla manovra rossonera, hanno da un lato costretto Kucka a disimpegnarsi in più ruoli con il rischio concreto di un certo disorientamento tattico e, dall’altro lato, imposto al trentenne slovacco un turnover forzato con il più tecnico Mati Fernandez, che Montella gradisce maggiormente nel ruolo di mezz’ala. Evidenti cambiamenti che possono aver minato la condizione fisica di Kucka che, dopo la convincente prova casalinga con il Palermo, è apparso irriconoscibile sia per corsa che per intensità nel derby di sabato contro l’Inter, i cui centrocampisti hanno spesso avuto vita facile nel rubargli palla per improvvise ripartenze. Una prestazione sottotono per Juraj, sostituito dopo un‘ora di gioco dal più lucido e concreto Locatelli;  tuttavia, da buon appassionato di Rocky (si vedano le foto postate dal centrocampista su Instagram del recente musical apparso a Praga),  Kucka barcolla ma non…molla.

Kucka ha già dimostrato, senza polemiche e con un atteggiamento positivo dentro e fuori lo spogliatoio, di essere uomo concreto e non di copertina: sempre pronto alla chiamata del tecnico, Juraj, che ha messo a segno 4 gol in questa stagione di cui uno decisivo in campionato contro la Fiorentina, deve ritrovare la miglior condizione fisica per ritornare a lottare con continuità e grinta in mezzo al campo, come testimoniano gli 8 cartellini gialli, la doppia ammonizione di Bologna e il rosso diretto di Napoli sin qui accumulati. Una testimonianza di aggressività per alcuni, una certezza di impegno e cuore per i tifosi rossoneri che, nella gara contro il Palermo, hanno dedicato allo slovacco un coro personale, conquista di tutto rispetto in questi anni di cocenti delusioni per i supporters milanisti. Un compito arduo attende mister Montella: a closing avvenuto, il tecnico campano deve mantenere alta la concentrazione del gruppo e recuperare quei campioni, Kucka e Suso su tutti, che più di altri hanno cantato e portato la croce per tutta stagione facendo sì che possano essere lucidi e pronti per questi impegnativo rush finale. Una volata che deve riportare il Milan in Europa e garantire la riconferma ad un serio professionista come Juraj Kucka, molto apprezzato dalla neo proprietà cinese e già in possesso, da uomo di sostanza, del patentino A di allenatore, recentemente acquisito.

Enrico Maggioni

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