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Juventus-Milan, continua la polemica: dallo spogliatoio a Bacca

Carlos Bacca Milan
Continuano i veleni per la partita tra Juve e Milan di venerdì. I bianconeri accusano il Diavolo di aver danneggiato lo spogliatoio. No comment rossonero.

Stefano Bressi

Non si placano le polemiche e chissà ancora per quanto si trascineranno. Il match di venerdì tra Juventus e Milan ha lasciato rabbia in casa Milan, come forse non accadeva dai tempi del gol non convalidato a Sulley Muntari. Le sfide tra Juventus e rossoneri sono destinate, scrive La Gazzetta dello Sport, a essere senza pace. Stavolta a far discutere è il calcio di rigore inesistente assegnato alla Juve a tempo scaduto. Polemiche in campo, ma ieri la vicenda è continuata, con la notizia dello spogliatoio del Milan allo Stadium danneggiato dai rossoneri.

La news ha fatto il giro del web in pochi minuti e da Casa Milan è subito arrivata la risposta o, meglio, la non risposta: "No comment". Nessuno smentisce, ma il club di via Aldo Rossi non intende commentare, silenzio su tutta la linea. Non si commenta la partita, non si commentano gli episodi e tanto meno questo. Coerente, il Milan, con ciò che è successo nel post-partita, quando l'unico a parlare è stato Vincenzo Montella, che ha provato a distendere gli animi, chiedendo scusa per le esagerazioni. Difficile si riferisse ai danni in spogliatoio, probabile parlasse della bagarre al fischio finale in campo. In modo particolare è stato Carlos Bacca il protagonista di questa scena, trattenuto a fatica mentre si rivolgeva all'arbitro in modo poco amorevole. Il labiale lo incastra e lascia pensare che il colombiano dica qualcosa di molto pesante. Insieme a Carlos, ma leggermente più calmo, c'era anche Adriano Galliani. Entrambi erano nello spogliatoio a guardare gli ultimi minuti e poi si sono precipitati in campo.

Di certo quello di Bacca non è stato l'unico episodio. Tutto il Milan ha accerchiato l'arbitro al momento del fischio finale e l'ha "accompagnato" negli spogliatoi. Caos totale, con giocatori che chiedevano chiarimenti e di certo non mancavano insulti. Difficile dire chi sia stato a pronunciarli. Tra i più agitati c'era Gianluigi Donnarumma, ma in ogni caso è probabile sia un qualcosa che abbia coinvolto tutta la squadra. Tutti, ma proprio tutti, hanno perso le staffe. Alcuni sono stati portati via con la forza. Ecco perché con un po' di apprensione si attendono le decisioni del giudice sportivo martedì. Dipenderà dai referti e il rischio che con il Genoa ci sia una rosa decimata è alto.

Al rientro negli spogliatoi, come detto, il caos è continuato. Ecco che entrano in ballo i danneggiamenti agli stemmi bianconeri da parte dei giocatori del Milan. La Juventus ha confermato la notizia, ma senza rilasciare ulteriori dettagli e pare non intenzionata a sporgere denuncia per danni materiali. I danni ci sono stati, ma non sono stati ingenti. In tutto questo, la fortuna è stata che i giocatori juventini siano rimasti a festeggiare a lungo, così che si siano evitati contatti tra le due squadre.

Per arrivare allo spogliatoio degli ospiti c'è un lungo corridoio con delle frasi motivazionali pro Juve e delle rappresentazioni di Scudetti e coppe varie vinte dal club in polistirolo espanso fissate alle pareti. In tal caso sarebbero state oggetto di colpi violenti. All'interno dello spogliatoio, invece, il danno è stato fatto a uno sgabello, probabilmente preso a calci, e a un'anta di un armadietto e forse a una lampada. Inoltre muri imbrattati da bibite energetiche lanciate per rabbia. Qualcuno sostiene ci siano anche scritte anti-Juve.

La Juve, come detto, non è intenzionata a sporgere denuncia. Qualcuno sostiene che a causare questo ulteriore nervosismo milanista siano state delle provocazioni da parte di addetti juventini. La coda con il veleno è lunghissima. Gigio accusa: "Qui è sempre così". Paulo Dybala risponde: "Piangono da sei anni". Massimiliano Allegri continua: "Sugli episodi a favore casino, su quelli contro zitti". Non un grande spettacolo per essere il quarto incontro stagionale tra Juventus e Milan.

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