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Kakà ‘parla da dirigente’: Cina sempre più lontana?

Daniele Triolo

Nonostante l'offerta del Guizhou Hengfeng Zhicheng, Ricardo Kakà potrebbe appendere gli scarpini al chiodo e tornare al Milan in veste dirigenziale

Sono giorni di riflessione, questi, per Ricardo Kakà, 35 anni, che dal mese prossimo sarà svincolato dagli Orlando City, franchigia della Major League Soccer statunitense. Il brasiliano, come rivelato nel corso della sua recente visita a 'Casa Milan', sta valutando l'ipotesi di continuare a giocare a calcio ancora per una stagione oppure se appendere, da subito, gli scarpini al chiodo.

In ambedue i casi, Kakà ha già due opzioni sul piatto: qualora continuasse a giocare, non dovrebbe far altro che accettare club della Chinese Super League presieduto dalla Presidentessa Wen Xiaoting; nel caso in cui, al contrario, decidesse di smettere, potrebbe entrare dalle 'porte aperte' lasciate dal Milan per un suo ritorno in società, sebbene in veste dirigenziale.

Secondo l'edizione odierna di 'Tuttosport', però, Kakà sembrerebbe parlare già da dirigente. A 'Tencent Sport', portale cinese, infatti, il brasiliano si è espresso così sul Milan attuale: “A me non piace criticare durante il progetto perché io posso decidere una cosa, una strada che voglio prendere, e tu puoi dire che la strada è sbagliata ma mi piace vedere la fine della strada. Hanno investito molto nel club, alcune decisione per influire nel corso della stagione hanno bisogno di tempo e ora vedremo come finirà la stagione. Deciderò poi se criticare o no, in base a quello che hanno deciso per il meglio del club. A Milano ho incontrato la nuova dirigenza ma non il nuovo proprietario”.

Per il quotidiano torinese, queste, sarebbero affermazioni che lascerebbero presagire ad , più che da calciatore. Prima, però, di prendere qualsiasi decisione definitiva sul suo futuro, Kakà vorrebbe conoscere di persona Yonghong Li.

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