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Kalinic, che fatica questo inizio di stagione

Redazione

Finora Kalinic ha deluso tutti. Pochi gol, poche occasioni. I tifosi che già non lo amavano ora sembra lo abbiano preso di mira. Insomma, molto male.

La speranza si sa, è l’ultima a morire… La stessa che dopo la partita contro il Bologna vinta dai rossoneri 2-1 e quella di Coppa Italia contro l'Hellas Verona vinta 3-0 aveva raggiunto il popolo rossonero regalandogli, momentaneamente, una leggera tregua dai pessimi risultati ottenuti. La stessa speranza che domenica, al Bentegodi, ha abbandonato i tifosi milanisti e (forse) non solo loro. E allora se in gergo si dice salviamo il salvabile, nel match di domenica, poco si può salvare. E chiaramente Nikola Kalinic non rientra tra gli elementi salvabili.

All’esordio di Gennaro Gattuso come tecnico della prima squadra lo scorso 3 dicembre contro il Benevento, il croato aveva dato segni di ripresa tornando a segnare dopo un lungo digiuno che durava dal 25 ottobre (ultima rete segnata contro il Chievo). I più hanno immediatamente parlato di sblocco dell’attaccante ma, essendo i tifosi un po’ scettici con l’ex Viola fin dal suo arrivo a Milanello, per parlare di sblocco definitivo aspettavano il match seguente, in cui però non ha segnato. Un alone di fiducia ha iniziato a distribuirsi comunque intorno ai tifosi rossoneri raggiungendo anche Ringhio, sicuramente più sollevato sapendo di poter contare, d’ora in avanti, su di lui per l’attacco.

Ma qualcosa ieri contro il Verona si è spezzato, qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto riportando gli spettatori ad assistere ad un copione già visto: tanti palloni presi e zero tiri in porta, il tutto condito da una scarsa cattiveria sottoporta e da atteggiamenti discutibili che riportano tutti sulla terra. Nuovo allenatore, stesso Kalinic: 25 milioni (di cui 10 già versati nelle casse della Fiorentina e gli altri da versare al momento del riscatto) per 4 reti. Non è mai stato un grande bomber ma i numeri non mentono, il croato mai così male da quando è in Italia. A Firenze nella stagione 15/16 in 36 presenze in campionato è autore di 12 reti e in quella successiva 16/17 in 33 presenze segna 15 reti, come recuperarlo? Il numero 7 in rossonero non riesce a lasciare il segno e, se comparato a Patrick Cutrone (sua riserva), ha une media gol spaventosa: 272’ contro 189’ dell’attaccante comasco. Non tutte le colpe della disfatta rossonera possono essergli attribuite anche se in questo scenario poco gratificante ne esce rivelandosi un vero e proprio problema per il Milan. A gennaio non può essere ceduto (viste le modalità di pagamento sopra citate) quindi starà a Rino Gattuso capire se recuperabile o se meglio porre le preferenze su qualcun altro. Qualcuno che, magari, sotto di 2 reti non esca dal campo camminando.

Deborah Maria Della Valle

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