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Non è ancora iniziata la prossima stagione, ma è già cominciato il primo derby tra Milan e Inter. Le due proprietà cinesi si sfidano sul mercato, negli alberghi di Milano, dove si lavora per assicurarsi il bomber viola Nikola Kalinic, che ha il contratto in scadenza nel 2019 e per questo è considerato un rinforzo ideale per completare l'attacco da entrambe le milanesi.
Eppure il croato, tanto conteso, non sarebbe probabilmente il titolare in nessuno dei due club del capoluogo lombardo, a oggi. All'Inter ovviamente giocherebbe Mauro Icardi, mentre in rossonero è da poco arrivato Andrè Silva. Kalinic sarebbe dunque un ripiego o al massimo un giocatore che possa stimolare il titolare o che permetta all'allenatore di cambiare modulo. Ecco anche perché la Fiorentina non riesce a ottenere i 30 milioni richiesti. In primis l'Inter non ha intenzione di spendere quella cifra, eccessiva per un vice-Icardi. Inoltre non bisogna dimenticare che l'Inter non giocherà le coppe europee, quindi c'è il rischio che ci sia davvero poco spazio per Kalinic. I nerazzurri, quindi, non andrebbero oltre i 15 milioni, troppo pochi per aggiudicarselo.
Ecco perché in vantaggio c'è il Milan, seppur anche con i rossoneri la forbice è ancora abbastanza ampia. A spaventare il Diavolo non è la concorrenza dell'Inter, bensì le richieste viola, che non solo vuole 30 milioni, ma li vuole tutti cash e subito. Ricordiamo che Kalinic ha una clausola da 50 milioni. Il Milan, invece, sarebbe disposto a offrire circa 20 milioni più qualche contropartita, magari Gianluca Lapadula. L'altra sera c'è stato un incontro tra la dirigenza rossonere a Fali Ramadani, intermediario per la trattativa, scrive La Gazzetta dello Sport. Si è parlato dell'eventuale ingaggio di Kalinic. Ma non solo, tant'è che oggi sottoporrà a Pantaleo Corvino l'offerta milanista. Intanto ieri a Milano è arrivato l'agente del croato, segno che da Firenze potrebbero arrivare segnali d'apertura. La sensazione, però, è che al momento le parti siano ferme sulle proprie posizioni. Il Milan, in particolare, non ritiene possibile avere certe pretese per un giocatore in scadenza tra due anni e di circa trent'anni. Inoltre in via Aldo Rossi non hanno intenzione di partecipare ad aste.
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