E' ormai ad un passo la qualificazione al Mondiale per la Croazia, che giovedì sera ha battuto 4-1 la Grecia. Decisivo, nella sfida, anche il milanista Nikola Kalinic, con un gol di tacco, utile - come sottolinea la Gazzetta dello Sport in edicola stamattina - ad avvicinare i suoi alla qualificazione in Russia e a sbloccarsi dopo un periodo difficile in rossonero. L'ex Fiorentina ha confermato di non essere solamente un centravanti di sacrificio, ma di avere anche parecchia qualità e tenica, finora probabilmente inespressa con la maglia del Milan.
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Kalinic, magia in Nazionale: ora il Milan ha bisogno di lui
Quel che è certo, è che la sua location preferita è l'area di rigore, dove giovedì Nikola ha segnato di tacco e ha procurato il rigore poi segnato da Modric. Proprio in area, il croato ha segnato 29 dei suoi 31 gol totali in Serie A. Per il gioco di Montella, che basa il suo credo calcistico sul palleggio, Kalinic sembrava essere l'acquisto perfetto. Sin qui, però, Nikola ha segnato solo all'esordio con il Milan, con la doppietta all'Udinese, e nel poker di Verona. Uno score senza dubbio scarno, che necessita ben presto di una svolta.
Il futuro, ora, è chiaro: prima il ritorno della sfida contro la Grecia, poi il ritorno a Milanello, dove lo aspetta Montella per preparare la sfida con il Napoli. Se l'aeroplanino ha esaltato il numero di tiri in porta della sua squadra - seconda solo al Napoli in tutta la Serie A -, i numeri dei gol sono tuttavia impietosi. Due anni fa, infatti, alla prima stagione in Italia, dopo dodici giornate, Kalinic era a quota 7 gol, l'anno scorso a quota 5, quest'anno a quota 3. Ecco perchè ora è tempo di svoltare.
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