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Kucka, il leader silenzioso: per Montella è indispensabile

Redazione

Juraj Kucka si sta rilevando sempre più importante per questo Milan: la sua corsa, la sua grinta e i suoi inserimenti sono indispensabili per Montella

Fondamentale quando gioca e la sua assenza si nota, se lo slovacco non è della partita. Juraj Kucka è l’unico centrocampista nelle rosa del Milan,con le sue caratteristiche, forte in fase di contenimento e abile nel far ripartire l’azione. Macina chilometri sulla fascia ed ultimamente si sta dimostrando letale anche in zona gol.Finora 4 le reti con la maglia rossonera per classe ’87: dopo la rete del pari all’Olimpico nella scorsa stagione con la Roma (1-1) e il gol che ha aperto le marcature, nella vittoria esterna dei rossoneri al Bentegodi contro il Chievo (1-3), sono arrivate 2 marcature nelle ultime tre partite, e tutte a San Siro: prima il gol che avviato la rimonta negli Ottavi di Coppa Italia contro il Torino (2-1) e poi sabato la rete contro il Napoli che non è bastata agli uomini di Montella per evitare la sconfitta. I rossoneri, dopo aver subito per mezz’ora il gioco del Napoli, si sono risvegliati dopo il gol di Kucka, mettendo poi in campo, nei 60 minuti successivi, la stessa determinazione dimostrata fin lì dallo slovacco. L’ultimo a mollare ed a crederci sempre, il nativo di Bojnice che poteva trasferirsi al Bursaspor negli ultimi giorni della sessione estiva del 2015, per una cifra intorno ai tre milioni, ma la chiamata decisiva di Preziosi a Galliani prima della chiusura dell’affare ha convinto la dirigenza rossonera a pareggiare l’offerta dei turchi, per portare a casa il giocatore, neanche tanto convinto di trasferirsi nel Bosforo. Poche parole ma tanta sostanza e molta qualità, per conquistare dapprima Mihajlovic e poi anche i tifosi dapprima scettici per il suo arrivo. Nel Genoa aveva fatto il mediano, l’esterno di centrocampo e persino l’ala nel 3-4-3 di Gasperini, mostrando le sue doti da incursore e un tiro niente male. Dal suo arrivo al Milan il suo ruolo è sempre stato quello di mezzala destra nei tre di centrocampo o centrale in un centrocampo a 4, quando l’ex mister dei rossoneri aveva puntato sul 4-4-2. Lo voleva l’allenatore serbo in estate proponendo ai rossoneri Baselli, ma dopo i primi allenamenti anche Montella si è innamorato del numero 33 ritenendolo insostituibile, sentendo la sua assenza già alla prima assenza per squalifica, nelle gare con Udinese e Sampdoria, per la squalifica inflittagli da Valeri in Napoli-Milan del 27 Agosto scorso. L’attaccamento alla maglia e la sua voglia di crederci sempre e di non mollare mai, si è vista con le lacrime nella finale di Coppa Italia, dopo una prestazione generosa in cui poteva anche realizzare il gol vittoria, ma Kucka si è sentito in colpa per non aver atterrato Lemina, il giocatore che ha avviato il contropiede che ha portato al gol Morata. Kuco si è rifatto a Doha, con la sua solita prestazione impreziosita dall'aver siglato uno dei 4 rigori che hanno permesso al Milan di conquistare la Supercoppa Italiana, prendendosi la rivincita dopo la finale di Roma.

Ancora Juve, ancora in Coppa Italia, ma questa volta sarà più difficile. La terza sfida stagionale contro i bianconeri, infatti, sarà di scena allo Juventus Stadium, teatro di 27 vittorie casalinghe consecutive in campionato per gli uomini di Allegri. I rossoneri, inoltre, da quando è stato inaugurato l’impianto nel 2011 non sono mai riusciti a tornare soddisfatti da Torino: hanno sempre perso in campionato, sfiorando l’impresa solo in Coppa Italia, sia nella stagione 2011-12sconfitti ai supplementari, nonostante la vittoria nei 90 minuti, da una rete di Vucinic che decise la doppia sfida, sia nella stagione successiva quando il giocatore montenegrino segnò lo stesso nei supplementari, fissando il risultato sul 2-1, dopo le reti di ElShaarawy e Giovinco. Un vero e proprio tabù il nuovo stadio della Juve, che potrà essere sfatato solo con una prestazione di alto livello, una prestazione alla Kucka, l’arma in più dei rossoneri in un centrocampo più bravo nel palleggio che a livello muscolare, aspetto che premia maggiormente il centrocampo bianconero vista la presenza di Khedira, Sturaro e Rincon.

Emanuele Landi

 

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