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La chiave tattica: Lapadula e lo spazio per gli inserimenti

Gianluca Lapadula Milan-Chievo
Il gol del Milan nasce proprio dal movimento a venire incontro di Lapadula, che serve l'inserimento di Mati Fernandez. Per il resto è dominio Milan.

Stefano Bressi

Ieri sera Vincenzo Montella ha dimostrato ancora una volta di essere un grande allenatore. Nonostante le tantissime assenze è riuscito a mettere in campo una formazione che sapesse esattamente cosa fare e che ha controllato per 90' la partita. Il suo Milan, in generale, continua a giocare sempre meglio, non per quanto riguardi lo spettacolo, ma per solidità e sicurezza, per capacità di trovarsi in campo. Il Milan di Montella è studiato fin nei più minuti dettagli. Analizzando il Milan dell'anno scorso e quello attuale è impossibile non notare delle enormi differenze.

Contro il Genoa ieri, i rossoneri hanno dato la prova di sapere sempre cosa fare. Un'azione ieri si è ripetuta con particolare frequenza: centrocampista centrale che serve la punta, che a sua volta viene in contro così da lasciare alle sue spalle lo spazio per l'inserimento delle mezzali. È proprio così che arriva il gol del Milan: Gianluca Lapadula viene incontro e serve di prima Matias Fernandez, che si inserisce e mette dentro. Movimenti perfetti. Da sottolineare anche la pazienza dei rossoneri, che a lungo hanno tenuto palla in attesa di trovare il varco giusto. Il gol è praticamente di Montella.

In totale sono 642 i passaggi effettuati dal Milan, con l'89,7% di precisione. Ovviamente è molto alto anche il possesso palla, con il 62,2%. Ciò significa che il Genoa non può mai rendersi pericoloso, scrive La Gazzetta dello Sport. Da sottolineare anche il pressing molto alto del Milan, che va ad attaccare con Lapadula e le mezzali. Una volta recuperata palla, si va subito sugli esterni, dove Lucas Ocampos primeggia con 6 dribbling riusciti.

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