Ricardo Kakà, giovedì, ha vissuto sul viale dei ricordi rossoneri: a Milano per questioni commerciali, ha visitato 'Casa Milan', il Museo Mondo Milan e la sala dei trofei del club di Via Aldo Rossi, poi ha incontrato Marco Fassone gettando le basi per un suo futuro in società. Infine, in serata, ha visto dal vivo a San Siro i ragazzi di Vincenzo Montella battere per 5-1 l'Austria Vienna in Europa League prendendosi una marea di applausi dal pubblico all'intervallo, quando ha fatto un giro di campo e ricevuto, sempre dall'amministratore delegato Fassone, la 'sua' maglia rossonera con il numero 22.
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La Cina chiama, Kakà giura amore al Milan
Mentre tutto l'ambiente Milan spera che Kakà smetta di giocare a calcio e decida, una volta per tutte, di rivestire gli amati colori del Diavolo sebbene in altra veste, c'è anche chi, dall'altra parte del mondo, vorrebbe vederlo ancora sul terreno di gioco. E' il caso del Guizhou Hengfeng Zhiceng, della giovanissima presidentessa Wen Xiaoting, che, come rivelato oggi da 'La Gazzetta dello Sport', ha incontrato Kakà ed il papà, Bosco Leite, offrendo al brasiliano . Sarebbero due gli scogli da superare nella trattativa: il primo è che l'accordo proposto sarebbe sì ricco, ma non agli standard 'cinesi'. Il secondo è che, prima di annettere Kakà nella rosa del tecnico iberico Gregorio Manzano, il club dovrebbe cedere un altro straniero.
Il giocatore, intanto, come ha reagito? Testimoniando, ancora una volta, tutto il suo amore per il Milan. Nel pomeriggio di ieri, infatti, Kakà, attraverso il suo account ufficiale su 'Twitter' ha postato una sua foto, con indosso la maglia rossonera, della fantastica serata di giovedì al 'Meazza' con una didascalia piuttosto eloquente: “”. Una maniera, elegante, per dire sì al Diavolo e no alla Cina?
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