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Obiettivo stagionale del Milan di Vincenzo Montella, a cinque giornate dal termine di questo campionato, è . I rossoneri mancano, dai palcoscenici europei, dall'11 marzo 2014, cioè da quando, sconfitti per 4-1 allo stadio 'Vicente Calderón' di Madrid contro l'Atlético, abbandonarono la Champions League agli ottavi di finale.
In casa rossonera, da sempre, l'approdo in una competizione europea viene visto, come sottolineato dall'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport', come “naturale, logica conseguenza della tradizione milanista”. Motivo per cui era stato deciso, dalla vecchia dirigenza, di non fissare alcun premio alla squadra qualora, a fine maggio, avesse centrato tale traguardo. La nuova dirigenza, per la 'rosea', confermerà la stessa linea d'azione: tornare a competere in Europa, infatti, non rappresenterebbe, per il Milan, nulla di straordinario se rapportato alla sua storia, e, pertanto, la squadra non avrebbe fatto nient'altro che il proprio dovere.
Al momento, dunque, nessun riconoscimento economico è previsto per Vincenzo Montella, il cui auspicio, comunque, è quello di riuscire nell'impresa fallita, negli ultimi tre anni, da Clarence Seedorf, Filippo Inzaghi e la coppia Siniša Mihajlović/Cristian Brocchi.
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